INDIANAPOLIS – La prima sorpresa sulla griglia di partenza: al contrario di tutti gli altri piloti, Lorenzo sceglie la morbida posteriore. Ma non è questo l’episodio che favorisce la cavalcata solitaria di Pedrosa, quanto la rottura del motore (nuovo, appena montato) di Ben Spies al settimo giro. Partito come un fulmine nonostante una condizione fisica non perfetta – conseguenza della terribile caduta in qualifica – Spies aveva dimostrato nelle prove di avere il passo per stare insieme a Lorenzo ed era ben determinato a sfruttare l’occasione favorevole. Per quattro giri, Ben è rimasto al comando, poi ha dovuto arrendersi al netto strapotere di Pedrosa, ma teneva comunque botta al ritmo dell rivale. Alla fine del sesto giro, il suo distacco era di 1”6, poi il motore è esploso, per la seconda rottura tecnica consecutiva (a Laguna Seca un problema al forcellone) che priva Spies di un podio sicuro.
GARA SOLITARIA
Fuori Spies, Pedrosa non ha più avuto alcun problema (non ne avrebbe avuti comunque) a dominare una gara che aveva preparato al meglio nelle prove.
Qui Dani è sempre andato fortissimo e non si è lasciato sfuggire la seconda vittoria stagionale, con solo una piccola sbavatura al 18esimo giro, quando è finito lungo alla seconda curva, perdendo 1”2 in un solo settore. Ma Lorenzo era troppo lontano e troppo in difficoltà per impensierirlo e così
lo spagnolo della Honda si avvicina a 18 punti dal rivale: la sfida per il titolo è sempre più una sfida spagnola. Il favorito, naturalmente, rimane Lorenzo, che a Indy ha corso in difesa raccogliendo – anche grazie alle disgrazie altrui – il massimo risultato possibile: i campionati si vincono anche così. Certo, adesso Dani fa più paura, ma già a partire da settimana prossima Jorge tornerà più efficace di quanto non lo sia stato nel tempio della velocità degli USA.
UN ALTRO PODIO PER DOVIZIOSO
Anche Andrea Dovizioso ha beneficiato delle sfortune altrui per conquistare il quinto podio stagionale:
se Spies non avesse rotto e se Stoner non fosse stato infortunato, difficilmente Andrea sarebbe arrivato terzo. Ma se i problemi tecnici di Ben sono qualcosa di imponderabile, non si può dimenticare che Casey ha corso con i legamenti stirati della caviglia destra, grossa come un melone (ha dovuto correre con uno stivale di due misure più grande) per un suo errore in qualifica. Insomma,
Stoner è stato sicuramente eroico e grandissimo in gara, ma può solo incolpare se stesso per la caduta del sabato: speriamo di rivederlo in forma domenica prossima, in questo calendario delirante che ha troppi GP ravvicinati.
ROSSI: NON PERVENUTO
Mentre Alvaro Bautista e Stefan Bradl hanno fatto il loro compitino senza entusiasmare più di tanto,
Valentino Rossi è arrivato al traguardo in settima posizione a 57”614, in una delle gare più incolori della sua carriera. Purtroppo, parafrasando una frase di Valentino (“in ogni GP speri sempre che in quello successivo vada meglio, ma non cambia nulla”) ogni gara va peggio di quella precedente. Peccato che in pista non ci fosse Nicky Hayden, costretto a seguire la gara dai box dopo un terrificante volo in qualifica, con trauma cranico e perdita di memoria, e la rottura del terzo e quarto metacarpo della mano destra.
Alla vigilia, Rossi aveva detto che bisognava cercare di finire al meglio la stagione, anche perché mancano ancora tante gare, ma così è una pena assoluta.
I PRIMI COMMENTI
Pedrosa: “E’ stata una gara difficilissima, soprattutto all’inizio, perché tutti spingevano fortissimo. Io sapevo di poter andare bene, sono rimasto tranquillo, poi ho imposto il mio ritmo. Una volta al comando, ho avuto solo un piccolo problema a una curva, ma sono riuscito a rimanere in pista; il finale è stato relativamente tranquillo”.
Lorenzo: “E’ stato un fine settimana complicato: Pedrosa è stato più costante in prova e in gara”.
Dovizioso: “Un altro podio, un altro risultato importante per noi, in una gara dura per come è fatto il circuito e per la temperatura. Purtroppo ho fatto una gara di alti e bassi, non sono stato perfetto come in altre occasioni e quando Spies ha rotto il motore mi sono un po’ contratto, perché non sapevo se avevo olio sulle gomme”.
CLASSIFICA
Pos. |
Punti |
Num. |
Pilota |
Nazione |
Team |
Moto |
Km/h |
Data e ora/Distanza |
1 |
25 |
26 |
Dani PEDROSA |
SPA |
Repsol Honda Team |
Honda |
151,8 |
46'39.631 |
2 |
20 |
99 |
Jorge LORENZO |
SPA |
Yamaha Factory Racing |
Yamaha |
151,2 |
+10.823 |
3 |
16 |
4 |
Andrea DOVIZIOSO |
ITA |
Monster Yamaha Tech 3 |
Yamaha |
150,9 |
+17.310 |
4 |
13 |
1 |
Casey STONER |
AUS |
Repsol Honda Team |
Honda |
150,7 |
+19.803 |
5 |
11 |
19 |
Alvaro BAUTISTA |
SPA |
San Carlo Honda Gresini |
Honda |
150,6 |
+22.556 |
6 |
10 |
6 |
Stefan BRADL |
GER |
LCR Honda MotoGP |
Honda |
150,2 |
+30.072 |
7 |
9 |
46 |
Valentino ROSSI |
ITA |
Ducati Team |
Ducati |
148,7 |
+57.614 |
8 |
8 |
17 |
Karel ABRAHAM |
CZE |
Cardion AB Motoracing |
Ducati |
148,2 |
+1'08.442 |
9 |
7 |
68 |
Yonny HERNANDEZ |
COL |
Avintia Blusens |
BQR |
148,0 |
+1'11.106 |
10 |
6 |
41 |
Aleix ESPARGARO |
SPA |
Power Electronics Aspar |
ART |
147,9 |
+1'14.079 |
11 |
5 |
24 |
Toni ELIAS |
SPA |
Pramac Racing Team |
Ducati |
147,3 |
+1'26.305 |
12 |
4 |
22 |
Ivan SILVA |
SPA |
Avintia Blusens |
BQR |
146,5 |
+1'40.274 |
13 |
3 |
5 |
Colin EDWARDS |
USA |
NGM Mobile Forward Racing |
Suter |
146,0 |
1 Giro |
14 |
2 |
77 |
James ELLISON |
GBR |
Paul Bird Motorsport |
ART |
145,5 |
1 Giro |
15 |
1 |
15 |
Steve RAPP |
USA |
Attack Performance |
APR |
145,3 |
1 Giro |
16 |
|
20 |
Aaron YATES |
USA |
GPTech |
BCL |
142,5 |
1 Giro |
Non classificato |
|
|
35 |
Cal CRUTCHLOW |
GBR |
Monster Yamaha Tech 3 |
Yamaha |
149,7 |
19 Giri |
|
|
14 |
Randy DE PUNIET |
FRA |
Power Electronics Aspar |
ART |
147,0 |
20 Giri |
|
|
11 |
Ben SPIES |
USA |
Yamaha Factory Racing |
Yamaha |
150,7 |
22 Giri |
|
|
51 |
Michele PIRRO |
ITA |
San Carlo Honda Gresini |
FTR |
135,6 |
27 Giri |
|
|
54 |
Mattia PASINI |
ITA |
Speed Master |
ART |
|
0 Giro |
|
|
9 |
Danilo PETRUCCI |
ITA |
Came IodaRacing Project |
Ioda |
|
0 Giro |