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Quella di Bautista non è certo la prima carambola alla prima curva della storia del mondiale, anche se, per onor di giustizia, va detto che un “lungo” tanto clamoroso non si è visto spesso nella storia. Ci sono state staccate sbagliate con conseguenze devastanti, vedansi quelle di Barcellona 2006 (quando Gibernau allargò su Capirossi, causando un terribile incidente che coinvolse anche Melandri) o lo spettacolare lungo di Loris a Motegi 2004, con cui tirò per terra Hopkins, Roberts, Biaggi, Edwards e Hayden. Ma anche il lungo con cui il nostro De Angelis stese Hayden ed Edwards a Misano, o la stessa “botta” tirata da Bautista lo scorso anno a Valencia, che privò la gara di entrambe le Ducati ufficiali alla prima curva. Ma pensate anche a cosa si è visto nel 2010 a Monza in Superbike…
Insomma, il botto alla prima curva si è già visto capitare, perché con le potenze in gioco nella massima categoria basta sbagliare la frenata di un paio di metri per finire inevitabilmente lunghi ed incrociare la traiettoria con quella di qualcun altro. C’è da dire che il lungo di Bautista, però, è stato di quelli ben poco giustificabili: quasi tutti i piloti hanno parlato di una frenata sbagliata di qualche decina di metri, e di… scommesse su quanti colleghi avrebbe coinvolto. In assenza di una giustificazione tecnica, ovvero con la conferma dell’errore umano da parte di Alvaro, la race direction ha pensato di penalizzare il pilota del team Gresini retrocedendolo d’ufficio all’ultima posizione dello schieramento nel GP di Germania che si correrà il prossimo fine settimana.
Il procedimento di penalizzazione è sacrosanto, ma come ha fatto notare lo stesso Jorge Lorenzo (a suo tempo squalificato per un Gran Premio per un errore del genere) sarebbe forse stato il caso di comminare una penalizzazione più pesante. Anche perché, perdonateci se pensiamo male, ma siamo sicuri che un pilota che sbaglia una frenata nel tentativo di passare più piloti vada fatto partire per ultimo, dove un errore nella staccata alla prima curva avrebbe conseguenze ancora più devastanti? E che, trovandosi con una MotoGP in mezzo alle più lente CRT, con ogni probabilità si troverà a passare diversi piloti sul rettilineo (in salita) del tracciato tedesco, che termina… con un bel rampino, e dunque una staccata violentissima? L’ironia della situazione è sicuramente involontaria, ma difficile da non cogliere.
Penalizzare Bautista? Va bene, il nuovo corso della MotoGP prevede una decisione molto maggiore contro i comportamenti pericolosi. Ma pensare un po’ di più alle penalizzazioni che si comminano forse sarebbe meglio, a costo di impiegare qualche ora in più nello sceglierle ed ufficializzarle.