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SEPANG – Si continua a parlare (quasi) solo di quello, della penalizzazione a Marquez e alla
Honda: giusta, sbagliata, eccessiva, fuori luogo? Ecco come la pensano un po’ di giornalisti del motomondiale.
Anna Capella (Mediaset)
“Marquez non andava penalizzato, quello di Aragon è stato un episodio normalissimo, finito male solo per sfortuna, non per un contatto duro, come invece ce ne sono stati in passato. Per quanto riguarda la Honda, è vero che se c’è qualcuno da penalizzare è proprio il team, ma anche in questo caso la pena mi sembra esagerata”.
Guido Meda (Mediaset)
“Trovo sacrosanto l’intervento della “Race Direction”: Marquez corre in maniera troppo aggressiva. Credo che il giudizio non vada riferito al singolo episodio, piuttosto sia un richiamo su un modo di comportamento: due punti di penalizzazione sarebbero stati eccessivi, mentre un punto rappresenta uno “schiaffetto”, un monito a fare più attenzione. Per quanto riguarda la penalizzazione alla Honda non mi sono fatto un’idea precisa, non avevo assolutamente pensato che potevano essere giudicati per quanto accaduto”.
Jose G. Maroto (Motociclismo Spagna)
“Penso che Marquez non meritasse nessuna punizione: questo punto, se mai, avrebbero dovuto darglielo per il sorpasso a Jerez su Lorenzo. Sicuramente la Honda è più responsabile della caduta di Pedrosa per non aver protetto quel cavo: giusta la penalizzazione”.
Dennis Noyes (TV Spagna)
“Marquez avrebbe dovuto essere sanzionato nel 2011 in Australia, quando centrò Villaroit nelle libere dopo la bandiera a scacchi: l’episodio di Aragon non è sanzionabile, ma sembra che adesso vogliano rifarsi di quella mancata punizione. Credo che se fosse stato un altro pilota, non sarebbe successo nulla. Per quanto riguarda la Honda, non ho mai visto nella mia vita penalizzare il costruttore per un componente della moto: questo è stato un caso veramente particolare”.
Tito Llados (Agenzia EFE Spagna)
“Marquez non doveva essere sanzionato: è stata una normale azione di gara, aveva fatto molto peggio a Jerez. Secondo me sono stati troppo severi anche con la Honda: è un incidente tecnico che riguarda la HRC. Credo che abbiano punito la Casa per non colpire troppo il pilota”.
Luca Bologna (Agenzia Ansa)
“Giusta la penalizzazione alla Honda: un elemento così importante non può essere lasciato scoperto. Per quanto riguarda Marquez mi sembra una penalizzazione alle intenzioni, più simbolica che altro”.
Michel Turco (Francia)
“Quella alla Honda è veramente una penalizzazione stupida: la moto supera i controlli tecnici ogni domenica, quindi se c’era qualcosa di sbagliato avrebbero dovuto saperlo. Insomma, è sbagliata. Marquez: è difficile giudicare. Nell’episodio specifico non c’è nulla di male, ma Marc è stato protagonista di altre manovre discutibili: sembra che non capisca che deve stare più attento. Forse questo punto può aiutare a farlo ragionare di più”.
Nadia Tronconi (El Pais Spagna)
“Per Marquez mi sembra più un avvertimento che una penalizzazione reale, non avendo nessuna conseguenza immediata. La sua non è stata una manovra aggressiva e intenzionale, ma Marc paga gli errori precedenti: gli organizzatori stanno spingendo per la sicurezza del campionato. In definitiva la trovo giusta. Anche la penalizzazione alla Honda sembra più un avvertimento che una punizione”.
Emilio Perez La Rosa (El Periodico Spagna)
“Intanto va detto che bisognava aspettare 12 giorni per prendere una decisione del genere. La Honda ha subito riconosciuto il suo errore: hanno fatto tutto il possibile per prendersi la colpa e scagionare quindi il pilota. E’ evidente che Marquez andava giudicato per il sorpasso a Lorenzo a Jerez, ma dato che c’era il precedente Rossi/Gibernau del 2005, nessuna ha avuto il coraggio di punirlo. Marc è un pilota decisamente aggressivo: credo che un punto di penalizzazione sia un giusto avvertimento. Ma non dimentichiamo che, come disse Zeelemberg (l’ex pilota adesso a fianco di Lorenzo, NDA) dopo il sorpasso di Jerez, “questo è motociclismo, non tennis: i contatti fanno parte dello sport”.
Filippo Falsaperla (Gazzetta dello Sport)
“Nella sostanza può anche essere accettabile, ma i modi sono stati sbagliati: non si può prendere una decisione così dopo 12 giorni e senza nessun comunicato ufficiale. Questa penalizzazione a pilota e Casa costruttrice è come se non ci fosse stata: l’unico che ci ha rimesso è stato Pedrosa”.
Matteo Aglio (GPOne)
“Non sono d’accordo: un punto non significa nulla, o lo si assolve o gli si dà una vera penalità. Anche i 25 punti dati alla Honda sono inutili, rimane comunque in testa al mondiale costruttori: una multa salata sarebbe stata più incisiva”.
Manuel Pecino (Solo Moto Spagna)
“Semplicemente ridicola sia la penalizzazione al pilota sia quella alla Honda”.
Mela Chercoles (AS Spagna)
“E’ stata inflitta una penalizzazione maggiore alla Honda per non punire troppo Marquez: dare un solo punto a Marc non significa nulla, allora era più giusto non infliggere nessuna penalità. Se l’episodio di Silverstone (caduta nel warm up mentre erano esposte le bandiere gialle, con grave pericolo per i commissari di pista, NDA) è stato punito con due punti, questo meritava la stessa sanzione”.
Borja Gonzales (Free Lance Spagna)
“Se valuti solo l’episodio di Aragon, allora Marquez non meritava nessuna sanzione e nemmeno la Honda: è un problema loro se un cavo è troppo esposto, non del campionato”.