Perché Stoner si confermerà campione... e perché no!

Perché Stoner si confermerà campione... e perché no!
Casey Stoner campione del mondo e pilota da battere: può aprire un ciclo come ha fatto Valentino Rossi dal 2001 al 2009, quando il fenomeno di Tavullia ha conquistato sette titoli in nove stagioni? | G. Zamagni
25 gennaio 2012

Punti chiave

Coraggio, manca poco: ancora una settimana e, finalmente, le MotoGP torneranno in pista. Si ripartirà con Casey Stoner campione del mondo e pilota da battere: può aprire un ciclo come ha fatto Valentino Rossi dal 2001 al 2009, quando il fenomeno di Tavullia ha conquistato sette titoli in nove stagioni?
Proviamo a fare qualche considerazione, con l’aiuto dei numeri.


CE LA PUO’ FARE PERCHE’

1) Tra i piloti che sono riusciti a battere Valentino Rossi in tutta la sua carriera – in ordine cronologico: Haruchika Aoki (1996 in 125), Loris Capirossi (1998 in 250), Kenny Roberts (2000 in 500), Nicky Hayden (2006 in MotoGP), Casey Stoner (1997 e 2011 in MotoGP), Jorge Lorenzo (2010 in MotoGP) – Stoner è nettamente il più forte, quello dotato di maggiore talento e capacità. Insomma, se c’è un pilota che può aprire nuovamente un ciclo è proprio Stoner.

2) Nel 2011 la Honda era nettamente la migliore moto in pista e la logica dice che rimarrà tale anche quest’anno, nonostante il cambio regolamentare da 800 a 1000 cc.

3) Nell’era della 800, Stoner è il pilota che ha vinto più di tutti: due titoli mondiali (come Rossi), 33 GP (contro i 21 successi di Valentino Rossi, i 17 di Jorge Lorenzo, che però corre in MotoGP da un anno in meno rispetto a Stoner, i 13 di Dani Pedrosa), 58 podi (48 per Rossi e Pedrosa, 44 per Lorenzo). Per completare il quadro, si possono aggiungere 34 pole position e 27 giri veloci in gara. Insomma, numeri impressionanti, da grande campione.

4) Gli avversari sono forti, fortissimi, ma tutti hanno dei limiti: Jorge Lorenzo, dopo aver dominato nel 2010, non è stato altrettanto efficace nella passata stagione e il suo rendimento potrebbe essere condizionato dalla (minore) competitività della Yamaha; Dani Pedrosa è un ottimo pilota ma, per il momento, per un motivo o per l’altro non ha raccolto granché; Valentino Rossi è fortissimo e ha già mostrato di saper battere Stoner, ma a oggi è difficile ipotizzare che nel 2012 potrà infastidire l’australiano.

5) Il titolo conquistato nel 2011 potrebbe aver dato a Stoner ulteriore sicurezza e tranquillità psicologica.


NON CE LA PUO’ FARE PERCHE’

1) Chi lo conosce bene, è sicuro nell’affermare che Stoner non correrà ancora a lungo: al massimo due o tre anni.

2) La nascita del figlio (a febbraio) potrebbe destabilizzarlo: difficilmente la moglie Adriana lo potrà seguire ai GP come ha fatto fino a oggi e questo potrebbe rappresentare un grande problema per un ragazzo che nel paddock non parla praticamente con nessuno.

3) Una sconfitta inaspettata – come quella, tanto per intenderci, subita da Rossi nel 2008 a Laguna Seca – potrebbe mandarlo in confusione e portarlo a esagerare.


In sintesi: Casey Stoner ha tutte le possibilità per poter aprire un nuovo ciclo nella MotoGP.
 

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