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Lo sport è fantastico anche per le grandi rivalità, e il motociclismo, ovviamente, non fa eccezione: gli appassionati si animano discutedo su chi sia stato più forte in un certo periodo storico. Meglio Valentino Rossi o Marc Márquez? Giacomo Agostini o Renzo Pasolini? Kenny Roberts o Freddie Spencer? E così via. Coppie di piloti che hanno infiammato gli animi in pista e fuori: la carriera dell’uno si intreccia, gioco forza, con quella dell’altro. Grandi uomini e grandi imprese, che ripercorreremo attraverso i risultati sportivi, ma anche con aneddoti raccontati da chi li ha vissuti in prima persona. Giovanni Zamagni e Nico Cereghini, assieme ai loro ospiti e ai protagonisti di ciascuna sfida, vi faranno vivere da bordo pista le più entusiasmanti rivalità del motociclismo sportivo.
Ci sono però rivalità anomale, con i due protagonisti grandi avversari in pista, ma amici fuori dal box. E’ il caso di Loris Capirossi e Fausto Gresini: il giovane ragazzino, debuttante nel mondiale 125, si è ritrovato nel 1990 a fianco del suo idolo, campione già affermato e due volte iridato. Una squadra nata in una situazione di emergenza, come svela Carlo Canzano, allora inviato della Gazzetta dello Sport. I due protagonisti, ricordano i primi incontri, il primo GP corso insieme (Giappone, Suzuka), l’ultima gara del 1990, quella a Phillip Island che ha dato il titolo a Capirossi.
Poi tanti aneddoti, come quella volta, nel 1991 in Germania, che i due si sono toccati all’ultimo giro, con Loris poi secondo al traguardo e Fausto furibondo a terra: “Viaggiavamo in macchina insieme, tornando da Hockeneim non volava una mosca” sorride oggi Gresini, con Capirossi che giura, a 30 anni di distanza, di non aver visto Fausto in quel sorpasso. Interviene anche Carlo Florenzano, allora responsabile della Honda Italia e direttamente coinvolto nel team Pileri. In chiusura, come sempre, l’opinione di Nico Cereghini. Buon ascolto.