MotoGP al via, che campionato sarà?

Tra poco più di una settimana riparte il motomondiale. Tra le sabbie del Qatar tante novità e qualche domanda in attesa di risposta | G. Zamagni
2 aprile 2010


Dopo sei, lunghissimi mesi, l’astinenza finalmente è finita: domenica 11 aprile il Motomondiale torna in pista in Qatar, ormai da qualche anno appuntamento inaugurale della stagione. In mezzo al deserto si corre con le luci artificiali, secondo una richiesta degli emiri arabi, che sborsano parecchi milioni di dollari alla Dorna perché la gara si svolga di notte. Un evento sicuramente spettacolare, ma pieno di rischi e che piace poco ai piloti: nel 2009 la MotoGP venne addirittura posticipata al lunedì, dopo che la domenica, pochi secondi prima del via, sul circuito di Losail si era abbattuta una vera e propria tormenta d’acqua, mentre quest’anno, nei test di marzo, sono emersi grandi problemi di umidità sull’asfalto, in particolare alla curva 2, con quattro piloti (Stoner, Hayden, Edwards e Spies) finiti a terra nel giro di pochi minuti.
Ma che campionato sarà? Vediamolo nel dettaglio.

Dopo sei, lunghissimi mesi, l’astinenza finalmente è finita: domenica 11 aprile il Motomondiale torna in pista in Qatar, ormai da qualche anno appuntamento inaugurale della stagione. In mezzo al deserto si corre con le luci artificiali, secondo una richiesta degli emiri arabi, che sborsano parecchi milioni di dollari alla Dorna perché la gara si svolga di notte

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CALENDARIO


Si comincia l’11 aprile in Qatar e si finisce il 7 novembre a Valencia, 18esimo appuntamento stagionale (17esimo per 125 e Moto2, che non corrono a Laguna Seca). Come era prevedibile, è saltato ancora una volta (ormai si può dire definitivamente) il GP d’Ungheria, sostituito dal GP di Aragon, quarto appuntamento in Spagna. Davvero una brutta immagine per il Motomondiale: correre quasi un quarto dei GP in una sola nazione, sa molto di provincialismo e poco di campionato del mondo. Altro aspetto negativo i tre GP consecutivi a metà stagione: 20 giugno GP Gran Bretagna (Silverstone), 26 giugno GP Olanda (Assen), 4 luglio GP Catalunya (Montmelò). Qualche anno fa, i piloti avevano chiesto di non mettere più in calendario tre gare consecutivi (se ti fai male al primo della serie, rischi di compromettere pesantemente tutta la stagione), ma nel 2010 si è agito diversamente: assurdo, considerando che si inizia tardissimo e che tra il 19 settembre (GP Aragon) e il 10 ottobre (GP Malesia) si sta fermi tre settimane.

CASE


Solo quattro: Honda (sei moto), Ducati (cinque), Yamaha (quattro) e Suzuki (due). Tutte, però, sono presenti in forma ufficiale, con un proprio team di riferimento.

PILOTI


Solo diciassette, ma di altissimo livello, con ben 13 Campioni del Mondo: Valentino Rossi nove titoli (1 in 125, 1 in 250, 1 in 500, 6 in MotoGP); Loris Capirossi tre (2 in 125, 1 in 250); Dani Pedrosa tre (1 in 125, 2 in 250); Jorge Lorenzo due (250); Colin Edwards due (SBK); Casey Stoner uno (MotoGP); Nicky Hayden uno (MotoGP); Marco Melandri uno (250); Marco Simoncelli uno (250); Hiroshi Aoyama uno (250); Ben Spies uno (SBK); Andrea Dovizioso uno (125); Alvaro Bautista uno (125). In oltre, ben otto piloti hanno vinto almeno un GP in 500/MotoGP: Rossi 77, Stoner 20, Capirossi 9, Pedrosa 8, Lorenzo 5, Melandri 5, Hayden 3, Dovizioso 1.
Numeri da paura, che fanno della MotoGP il campionato di più alto livello assoluto, non soltanto tra le due ruote, ma anche tra le quattro.

REGOLAMENTO


Molte le novità regolamentari per la stagione 2010, ma la più importante è sicuramente la limitazione a sei motori per ciascun pilota per tutta la stagione. In pratica, mediamente, ogni propulsore dovrà fare tre GP (per un totale di circa 1500 km), mentre fino al 2009 veniva cambiato ogni gara. In realtà, però, ogni squadra adotterà una strategia differente, a seconda delle caratteristiche del proprio motore: da quanto emerso negli ultimi test in Qatar, qualche team potrebbe sfruttarlo oltre i tre GP nella parte iniziale della stagione, per disporre nelle fasi cruciali un propulsore fresco per uno o, al massimo, due gare. Dal punto di vista del pilota non cambia nulla, non sarà lui a dover gestire in maniera differente il motore, ma ci penserà eventualmente l’elettronica a intervenire se scatta un allarme sicurezza sulla tenuta. Insomma, sulle prestazioni potrebbero incidere le strategie dei box. Potrebbero invece incidere le cadute, perché se in una scivolata l’air box, tanto per fare un esempio, aspira sassi, potrebbe compromettere la vita del motore.
Molto grande – a mio avviso troppo! – la penalità nel caso un pilota sia costretto a usare un propulsore in più dei sei previsti: ogni volta che accadrà, sarà costretto a partire dalla corsia dei box 20 secondi dopo lo spegnersi del semaforo rosso.
 
Qatar 2009
Qatar 2009

PRE-CAMPIONATO


Solo sei giorni di test nel pre-campionato, con Valentino Rossi primo in cinque occasioni e Casey Stoner davanti a tutti nella giornata conclusiva in Qatar. Da quello che è emerso durante l’inverno, Rossi e Stoner sembrano nettamente più forti degli altri, senza però dimenticare Jorge Lorenzo, la cui preparazione invernale è stata condizionata da un infortunio alla mano destra. Ma già dal primo GP, lo spagnolo sarà probabilmente competitivo e potrebbe dare fastidio ai due fenomeni. Difficilmente, invece, Dani Pedrosa lotterà per le posizioni che contano, perché in Qatar è sempre andato relativamente piano e, soprattutto, non è per niente soddisfatto della sua RC212V. Insomma, i Magnifici Quattro sono al momento Fantastici Due + 1, con un altro (Pedrosa, appunto) un po’ in affanno.

ATTESA


Al di là dei Magnifici Quattro, c’è grande attesa per Ben Spies. Il campione del mondo in carica della SBK è stato protagonista di un inverno decisamente positivo, anche se in Qatar, nell’ultima uscita, è caduto due volte, anche lui penalizzato dalle inaspettate difficoltà della Yamaha dell’ultimo giorno. Difficoltà che hanno coinvolto tutti i piloti della M1, Rossi compreso, tanto che qualcuno ha ipotizzato una specifica di motore più tranquilla rispetto ai cinque giorni di prove precedenti, per problemi di affidabilità. Se così fosse, allora anche la valutazione sulle prestazioni di Valentino andrebbe rivista, ma questo è un “mistero” che sarà risolto solo domenica notte.
Dopo quanto fatto vedere nel pre-campionato, c’è grande attesa per Andrea Dovizioso, apparso veramente rigenerato rispetto all’opaco e difficile finale 2009: nel suo caso, l’aspettativa è vederlo costantemente in lotta con i Magnifici Quattro.
Per quanto riguarda gli altri debuttanti oltre a Spies (che però non può essere considerato tale), Aoyama, Barbera, Bautista ed Espargaro (consideriamo debuttante anche lui, al di là dei 4 GP disputati l’anno scorso) bisognerà probabilmente attendere un po’, prima di vederli protagonisti.

PRIMATO


In Qatar, Loris Capirossi festeggerà i 300 GP iridati. Un primato straordinario per un pilota che ha iniziato nel lontano 1990, vincendo il mondiale in 125. Un po’ di numeri per celebrare un campione numero uno assoluto per grinta e generosità.

GP DISPUTATI: 299
PRIMO GP: 1990, GP GIAPPONE (sesto su Honda 125)
PRIMA VITTORIA: 1990, GP GRAN BRETAGNA (Honda 125)
ULTIMA VITTORIA: 2007, GP GIAPPONE (Ducati MotoGP)
GP VINTI: 29 (8 in 125, 12 in 250, 9 in 500/MotoGP)
PODI: 99 (20 in 125, 37 in 250, 42 in 500/MotoGP)
POLE POSITION: 41 (5 in 125, 23 in 250, 13 in 500/MotoGP)
GIRI VELOCI: 32 (4 in 125, 18 in 250, 10 in 500/MotoGP)
TITOLI MONDIALI: 3 (2 in 125, 1 in 250).

INCOGNITA


Sul rendimento dei piloti, da metà stagione in avanti potrebbe incidere il “futuro”: nel 2010, scadono i contratti di tutti i più forti (Rossi, Lorenzo, Stoner, Pedrosa, Dovizioso, Hayden) e le trattative per il 2011 potrebbero minare la serenità dei protagonisti.