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Ma cosa combina Alberto Puig? È il team principal della squadra di punta HRC dal 2018, ha un ruolo ufficiale e di primo piano in casa Honda, e si lancia nelle polemiche così, senza paracadute. Livio Suppo sarà sobbalzato sulla sedia...
Tutto è cominciato con alcune dichiarazioni di Paolo Ciabatti, direttore sportivo Ducati, che in varie occasioni, quando si trattava di confrontare i deludenti risultati 2019 della Desmosedici con quelli della RC213V, con i giornalisti ha puntualizzato che «È con Márquez che dobbiamo combattere: dietro di lui si piazza sempre una Yamaha o una Ducati, mai una Honda. Semplicemente, hanno fatto una moto per Márquez», lasciando intendere che tra la Honda e la Ducati la differenza la fa il pilota. Cosa non bellissima per i piloti Ducati, ma d'altra parte ormai universalmente condivisa.
Tanto è bastato. In una intervista a El Confidencial, Puig ha risposto a muso duro. Dimenticando che la forma e l'eleganza sono da sempre tra i valori del Honda. Per cominciare ha dato dell'incompetente a Paolo Ciabatti.
«Credo che Ciabatti - ha esordito - dovrebbe vedere tutte le gare della 500 e della MotoGP che ha vinto la Honda, tutti i titoli, ripassare la storia. Probabilmente non si sarebbe pronunciato in questo modo».
Subito dopo ha alzato il tiro sulla Ducati.
«Quello che è chiaro - ha attaccato - e che la Ducati, con tutti gli sforzi che sta facendo e che sono davvero brutali, ha vinto un solo campionato: che tutti coloro che conoscono la storia di questa categoria, sanno che è stato vinto da Casey Stoner».
Come dire, Ducati non ha vinto niente per meriti propri e nonostante gli enormi sforzi prodigati in MotoGP.
«Lo sforzo - ha proseguito - che la Ducati sta mettendo in questo campionato per quello che sta raccogliendo, secondo me è completamente sbilanciato. Quello che so è che Márquez ha vinto con questa moto come Stoner, Doohan, Spencer, Lawson, Criville, Hayden e Rossi. Con la Honda hanno vinto molti piloti».
E se l'annotazione non fosse abbastanza chiara, Puig ha aggiunto l'ultima frecciata.
«Con la Ducati ha vinto un solo pilota, un anno, in circostanze molto particolari. Punto. Da lì, Ducati si sta sforzando tantissimo negli ultimi tempi col il nuovo regolamento tecnico. Credo che stiano provando di tutto e di più, ma per ora niente. Fino ad oggi non hanno vinto nulla».
Come valutare, in conclusione, queste uscite di Puig? Del tutto sproporzionate, diremmo, e anche abbastanza offensive.
Alberto è sempre stato una specie di cavallo selvaggio, da pilota ci piaceva perché non se ne usciva con le solite frasi di ringraziamento a questo e a quello, diceva pane al pane e non era mai scontato.
Ma certo, se dobbiamo restare al livello che lui stesso ha scelto per la discussione con Ducati, livello assurdo, anche lui non ha vinto niente e dunque non avrebbe titolo per parlare. Nella sua carriera, iniziata nell'87 con la 250 Cobas, ha fatto ben poco: passato nel '94 alla 500 con la Honda, ha conquistato una sola vittoria, nel GP di Spagna 1995.
Anche se è doveroso ricordare che quell'anno andava forte, e fu l'incidente di Le Mans a fermare la sua carriera.