Il casco AGV di Vale, quando il Jolly non basta

Il casco AGV di Vale, quando il Jolly non basta
E' un Jolly quello che sorride dal casco AGV che Rossi aveva preparato per il Mugello. Un sorriso che in pochi hanno notato, perso tra le smorfie di dolore del pilota
8 giugno 2010


Si è tanto parlato di gomme, cadute e, purtroppo, ospedali che in questo fine settimana al Mugello alcuni dettagli divertenti sono finiti per passare sotto silenzio. E una delle cose tradizionalmente divertenti del Mugello riguarda il grande assente, Valentino.

Il nove volte campione del mondo infatti ogni anno, in occasione dei GP d’Italia, svela un casco con una livrea speciale, un omaggio ai suoi tifosi e a una pista che ama particolarmente.

Quest’anno è stata la volta del Jolly. Faccia sorridente, cappello a sonagli e un colletto fatto d’assi di ogni seme. Unica differenza il simbolo dei tre diapason sul berretto e un orecchino all’orecchio sinistro che tanto ricorda quello di Vale.


La metafora è elementare e il messaggio è chiaro e sembra dire: “Vista la spalla malandata, qui, sul circuito di casa, mi gioco il Jolly”. Queste le intenzioni della vigilia, ma un highside e due operazioni più tardi, a tutti è sorto il dubbio che a volte un Jolly solo non basti.
 

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