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Figli d'arte crescono. Wayne Gardner fu la bandiera della Honda in 500 sul finire degli anni 80 - traghettando la NSR500 dall'era Spencer a quella Doohan, pur con la virtuosa parentesi Lawson - nonché primo Campione del mondo australiano in 500 (1987) e vincitore del primo GP d'Australia a Phillip Island, due anni dopo. Ora Gardner è titolare di un'azienda che importa in Australia parti speciali per moto - non è raro incontrarlo durante l'EICMA nelle sue visite esplorative - e segue la carriera del figlio.
A circa un quarto di secolo dal titolo iridato del padre tocca infatti al figlio Remy, sedici anni a febbraio, tentare l'avventura mondiale. Impegnato già da due stagioni nel campionato spagnolo Moto3, il giovane australiano (autore anche di un bel podio nell'Europeo ad Albacete) prenderà il via della minima cilindrata del CEV anche nel 2014, anche se non si sa ancora con che squadra - scelta che Wayne ritiene cruciale. Proprio dal team dipendono infatti le possibilità di Remy di prendere il via come wild card di qualche gara mondiale.
Wayne Gardner crede molto nel figlio, cresciuto molto nelle ultime stagioni. "Credo davvero che quest'anno si rivelerà forte. Adesso è veloce, abbiamo fatto la parte di lavoro più duro e possiamo scegliere fra diversi team, tutti ottimi". Chissà che non riesca a seguire le orme di un altro figlio d'arte come Stefan Bradl e che non lo si possa ritrovare nella classe regina. Se avesse lo stesso stile di guida del padre lo spettacolo sarebbe garantito.