Rossi 2008 al Lingotto Fiat

Il Dottore domina la scena che una volta era dell’Avvocato. Presentata la squadra 2008 di Yamaha, Valentino e Jorge separati in casa
18 gennaio 2008
Anno nuovo, vita nuova nel team di Motogp della casa di Iwata. Jorge Lorenzo, fresco campione del mondo nella 250 con Aprilia, affianca il 7 volte iridato Valentino Rossi. Ma vivranno da separati in casa: i gommisti, Bridgestone per l’italiano e Michelin per lo spagnolo, hanno alzato un separé tra le 2 squadre. Precauzione necessaria a evitare che ci sia un travaso di dati e informazioni sensibili tra i tecnici di pneumatici. Non stiamo esagerando, gli ingegneri avranno in dotazione persino computer differenti e solamente i responsabili di Yamaha avranno accesso ai rilevamenti di entrambi i fornitori. Ma dovranno tenere le bocche cucite, la tentazione di carpire i segreti del vicino sarà forte. Al Lingotto di Torino abbiamo visto le nuove Yamaha, belle, con una livrea che ricorda quella del 2007 e con le tabelle porta numero tra loro simili. A Rossi resta il marchio di fabbrica, il 46, mentre a Lorenzo va un nuovo 48, dorato in omaggio al titolo conquistato nella quarto di litro. Gli pneumatici sono bollenti. E non a causa delle termocoperte, ma per le attenzioni che la stampa ha riservato loro. Lo stesso Valentino non nasconde che i test di Sepang serviranno soprattutto a capire in che direzione muoversi per adattare al meglio le nuove calzature alla M1. Gli obiettivi saranno puntati anche sulle prestazioni del motore, non sempre ottimali nel corso della passata stagione (gli ingegneri non hanno ancora sciolto la riserva sul tipo di valvole che verrà utilizzato. A comando pneumatico e meccanico?), e sulla gestione elettronica della trazione. Rossi ha preso il microfono e ha commentato gli aspetti legati al passato, presente e futuro della sua avventura in Motogp. IL ROSSI PENSIERO Sei contento delle nuove gomme giapponesi? Pensi che ne sia valsa la pena? Rossi: “C’è voluto coraggio, ma ne valeva la pena. L’anno scorso, in 4/5 occasioni, abbiamo sofferto troppo per le gomme. Ora bisogna lavorare sodo per farle rendere al meglio sulla M1. Da martedì prossimo iniziamo i test invernali a Sepang e ci aspettiamo buoni tempi. Là le Bridgestone sono sempre andate fortissimo”. Cosa ne dici Lorenzo, sarà subito competitivo? Rossi: “ Deve fare esperienza, ma è un pilota veloce. Sarà il mio compagno di squadra, mi aiuterà a sviluppare la moto. Ma sarà anche il mio primo avversario”. E’ già pronto il motore 2008 della M1? Rossi: “Arriverà in un secondo tempo, gli ingegneri devono ancora scegliere alcune soluzioni. Intanto lavoreremo sull’elettronica e sulla ciclistica. Non cerchiamo il tampone sul giro, adesso non serve”. Stoner non ti ha nominato tra gli avversari più ostici del 2008. Perché? Rossi: “ Si sarà dimenticato. Mi aspetto un 2008 più equilibrato, senza lo strapotere emerso nella passata stagione. Non so nemmeno perché ha detto che con Bridgestone avrò una cosa in meno di cui lamentarmi…”. Si preannuncia un bel duello. Rossi: “L’anno scorso non sono riuscito a mettere pressione a Casey come avrei voluto. Quest’anno conto di farlo. Vedremo se saprà resistere allo stress. Spero anche che entri nella Safety Commission, che è aperta a tutti. Certo, dovrà dedicare un po’ del suo tempo libero a questa attività dopo i turni di prove”. La Formula Uno rinuncia all’elettronica. E la MotoGp? Rossi: “ Presto seguirà la stessa strada, è inevitabile. L’elettronica aiuta i giovani, ma non permette di comprendere sempre il reale comportamento della moto. Ecco perché Melandri sta facendo fatica a capire la sua Ducati”. Il tuo fututo è sulle moto? Sempre con Yamaha? Rossi: "Ho letto da qualche parte che se non dovessi vincere quest’anno mi ritirerei. Non è vero, continuerò a correre finché sarò competitivo. E mi batterò per vincere. Al ritiro non ho ancora pensato. Spero di chiudere la mia carriera in Yamaha, ho un bellissimo rapporto con loro. Poi forse passerò al mondo delle auto, che sono l'altra mia grande passione". Sembri più sereno. L'emergenza "Fisco" è rientrata? Rossi: "Ho cambiato un sacco di cose attorno a me, sono rimasti solo 4 o 5 amici, quelli veri. Il mio manager non è più Gino Badiali, mi seguono nuove persone. E poi ho studiato, potrei fare io il commercialista...". Michelin ha davvero inciso sui tuoi risultati? Rossi: " Credo di sì. E' stato un divorzio difficile, ma inevitabile. I problemi erano sorti già nel 2006". Il rivale più temibile del 2008? Rossi: " Mi preoccupano la Honda e Pedrosa. La Ducati ha detto giusto, fanno paura. Noi non siamo stati nominati, ma è un bene, così potremmo lavorare con maggiore tranquillità. Mi aspetto un grande Pedrosa. Hanno costruito due moto nuove in un anno, una dimostrazione di forza incredibile. In ogni caso saremo io, Dani e Stoner a giocarcela. Poi si inseriranno anche Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso". In Qatar si corre di notte. Una scelta azzardata? Rossi: "In Qatar teoricamente dovrei andare forte perché io sono uno che vive di notte, ma in realtà l’idea non mi piace molto. Capisco comunque i motivi, si va verso una maggiore spettacolarizzazione. Altri sport si disputano in notturna, magari poi mi diverto". A.P.
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