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MONTMELO’ – Nono, ma moderatamente ottimista: Valentino Rossi fa buon viso a cattiva sorte e prova a trovare i lati positivi di una qualifica deprimente nel risultato, ma migliore rispetto al passato nel distacco (0”880) e con la consapevolezza di avere un passo gara non così negativo.
“E’ andata un pochino meglio – è la sua analisi -, siamo riusciti a fare un passo in avanti nell’assetto e a essere più veloce. Poi, nel pomeriggio, abbiamo fatto un’altra piccola modifica e ho potuto disputare un turno discreto, conquistando la terza fila che era il nostro obiettivo realistico. Potevo fare settimo invece che nono,
Il mio passo gara non è male, sono abbastanza costante, spero di riuscire a battere i piloti che partono con me in terza fila
ma sarebbe cambiato poco: il mio passo gara non è male, sono abbastanza costante, spero di riuscire a battere i piloti che partono con me in terza fila (Hayden e Bradl, NDA). Se dovesse piovere sarebbe sicuramente meglio, ma potrebbe anche essere più positivo se sarà più fresco, come previsto: soffriamo molto il caldo. Sarà importante partire bene – come solitamente mi riesce con la Ducati – e poi recuperare qualche posizione: il nostro potenziale è di fare una gara come in Portogallo (settimo, NDA). Oggi sono tornato al forcellone in carbonio, perché quello in alluminio richiede tempo per metterlo a punto: lo faremo nei test di lunedì. Rispetto al giro secco, nel passo gara sono più vicino ai primi sei, ma le Yamaha nere (Crutchlow e Dovizioso, NDA) sono più veloci di me nei primi 5-6 giri: poi, più o meno, andiamo uguale, ma a quel punto diventa difficile recuperare. Per lottare per il podio ci manca, in generale, mezzo secondo di passo, un divario difficile da colmare: continuiamo a far fatica a far curvare questa moto. Dovremo lavorare sull’elettronica e sul motore, ma non mi aspetto certo di trovare questo mezzo secondo tra un test e l’altro”.
Poi, Rossi risponde una domanda sulla prossima stagione.
“E’ presto per parlare del 2013, ci sono ancora tante gare e il mio pensiero adesso è solo quello di far andare forte la Ducati. Per quanto riguarda una eventuale riduzione dell’ingaggio per la crisi, non è assolutamente un problema: in questi anni ho guadagnato abbastanza…”.