Rossi: "Audi mi vuole!"

Rossi: "Audi mi vuole!"
Rossi dopo l'incontro con Audi: "Vogliono portare avanti questo progetto con me: vale la pena pensarci" | G. Zamagni, Sachsenring
8 luglio 2012

Punti chiave


SACHSENRING – Il distacco dai primi rimane pesantissimo – 28”050, quasi un secondo al giro -, anche se si dimezza nei confronti della Yamaha – 15 secondi – ed è elevato anche nel giro secco, perché il miglior crono di Valentino Rossi è 0”989 più lento di quello di Pedrosa, ma di “soli” due decimi rispetto a quello di Lorenzo. Insomma, i punti negativi rimangono, ma ce n’è anche qualcuno positivo ed è stato comunque bello vedere Rossi aggressivo fino all’ultima curva, vincente nella sfida casalinga con Nicky Hayden ed Hector Barbera.

“In gara è andata un pochino meglio. In questo fine settimana abbiamo deciso di lavorare su un setting un po’ diverso, perché con l’altro soffro troppo con la gomma posteriore. Quindi abbiamo modificato la moto anche se, purtroppo, nelle prove ci abbiamo lavorato poco, però in gara la GP12 andava piuttosto bene. E, soprattutto, così riesco ad avere un passo abbastanza veloce e, soprattutto, abbastanza costante fino alla fine. Purtroppo, il distacco dalle Honda è grande: sia ad Assen sia qui loro hanno fatto veramente un grande passo. Le Yamaha, però, erano vicine e non era troppo lontano nemmeno il podio. Ho provato un po’ a lottare all’inizio, ma c’era sempre Barbera che faceva un po’ di casino (strano… NDA) e quando ho capito che comunque non riuscivo a stare con le Yamaha, ho aspettato un pochino lì dietro per gli ultimi giri, perché tanto non avevo il passo per andarmene, purtroppo. Alla fine, quando mi sono messo a spingere, ho fatto un po’ di sorpassi e avrei anche potuto attaccare Bradl all’ultima curva. Gli ero già di fianco, ma c’erano le bandiere gialle per la caduta di Stoner, altrimenti avrei anche potuto fare quinto. E’ il miglior risultato stagionale sull’asciutto: dobbiamo continuare a utilizzare questo setting, anche se la moto è un po’ più difficile da guidare. Ma così riesco a staccare forte e ad andare con un buon passo fino alla fine. Hayden ha continuato con l’assetto “standard Ducati”, ma io con quello finisco subito la gomma posteriore e in frenata non ce la faccio più a

C’erano le bandiere gialle per la caduta di Stoner, altrimenti avrei anche potuto fare quinto

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

fermarmi. Sembrava che con quell’assetto “standard Ducati” potessimo risolvere i nostri problemi, invece non ce l’abbiamo fatta e abbiamo deciso di tornare indietro”.


Al Mugello continuerete su questa strada?

“Sì. Al Mugello spero di riuscire ad andare un pochino meglio: è una pista che mi piace molto e ci sono tutti i tifosi, bisogna cercare di fare qualcosa in più. Abbiamo girato una volta a giugno e non era andata male, ma bisognerà vedere con gli altri. Non credo che andremo là per vincere…”.


Hai incontrato i responsabili dell’Audi?
“Sì, ho parlato con uno dei grandi capi: mi sono sembrati molto determinati di portare avanti questo progetto con me. E’ una cosa importante: credo che potranno dare una mano alla Ducati per cercare di far tornare la moto competitiva e lottare per le prime posizioni. Sicuramente è stato un incontro positivo”.


Tu sei determinato a portare avanti questo progetto con loro?
“Loro vorrebbero farlo con me, ma non abbiamo parlato dei dettagli: vale la pena pensarci”


Cosa può portare il gruppo Audi alla Ducati? Perché nel caso della BMW si è detto per molto tempo che hanno pagato il fatto di non conoscere il settore delle due ruote.
“Sì, la situazione è molto simile: l’Audi ha tanta gente brava, soldi e sanno come fare per vincere. Ma loro fanno le macchine e non hanno esperienza sulle moto, quindi ci potrebbe volere un po’ di tempo. Adesso non so come loro vorranno organizzarsi, ma comunque avere la tecnologia di Audi in certi campi può aiutare tanto anche una moto”.


E poi avrebbero a disposizione Valentino Rossi.
“Visto come stanno andando gli ultimi anni, non so se sono ancora il miglior pilota… (ride, NDA), ma sicuramente so cosa ci vuole per fare andare forte la Ducati: speriamo di riuscirci.