Rossi: "Bene, ma dobbiamo migliorare"

Rossi: "Bene, ma dobbiamo migliorare"
"La Honda è messa meglio sulla distanza - è il commento di Valentino Rossi -, c'è ancora da lavorare. Mi spiace per Lorenzo: tornerà forte come prima" | G. Zamagni, Sachsenring
12 luglio 2013

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SACHSEN – Il tempo sul giro non è niente di che, ma il cronologico dei tempi dice che il passo è veloce. Eppure, è proprio sulla distanza che Valentino Rossi dice di dover ancora lavorare: “Dobbiamo migliorare il rendimento dopo 15 giri” puntualizza. La sua, comunque, è stata una buona giornata.

“Sì, sono contento: la situazione è positiva, sono piuttosto competitivo: la moto mi piace anche su questo tracciato. Dobbiamo lavorare per trovare un bilanciamento ancora migliore, soprattutto per il pomeriggio, quando si alza la temperatura e bisogna per forza utilizzare la dura posteriore, che rende la M1 più difficile da guidare: si muove tanto, specialmente a sinistra. Nel pomeriggio ho ottenuto il quinto tempo, sono quarto nella combinata, e nel secondo turno avevo un “ideal time” (la somma dei tempi più veloci per ciascun settore, NDA) molto buono. In generale sono vicino ai migliori, siamo competitivi, anche se dobbiamo migliorare il passo dopo 15 giri: la mia sensazione è che qui le Honda abbiano un vantaggio nella seconda parte della gara. Rispetto all’inizio del campionato il mio spirito è cambiato, non tanto per la vittoria di Assen, piuttosto perché adesso, dopo i test effettuati a Barcellona e ad Aragon, posso guidare con maggiore velocità, credo si possa lottare per vincere in tutte le gare”.

Poi una considerazione su Jorge Lorenzo.
“E’ sicuramente il peggio che gli potesse capitare, ha preso una gran botta proprio sulla spalla operata: quando hai una placca, è quello il rischio più grande. Non credo però che il suo campionato sia finito: lui quando sale in moto va sempre fortissimo, mi aspetto che quando tornerà in sella sarà competitivo come prima. Anche se dovesse perdere due gare, può ancora lottare per il titolo: per lui sarà dura, ma non impossibile, perché fino a oggi è quello che ha vinto più di tutti (3 GP, NDA) e aveva conquistato due successi prima di farsi male”.

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