Rossi: "Bisognerà vedere la tenuta della spalla"

Rossi: "Bisognerà vedere la tenuta della spalla"
Il miglioramento c’è stato, ma non sufficiente per conquistare una buona posizione sulla griglia di partenza: Valentino Rossi è nono in 1’55”637, a 1”500 dalla pole position di Casey Stoner | G. Zamagni, Losail
20 marzo 2011

Punti chiave

«Non siamo troppo contenti per la posizione e per il distacco dai primi – commenta Vale -, però abbiamo migliorato e fatto delle modifiche importanti anche per il futuro e riesco a guidare la moto meglio. Il problema è che alla fine, con le gomme morbide, quando ho cercato di spingere un po’ di più, non ho fatto un brutto tempo, però in 2 o 3 punti non ho più forza nella spalla e perdo un sacco di tempo. Credo che finché terrò fisicamente potrò girare con un discreto ritmo, ma poi bisognerà vedere la mia tenuta nella seconda parte di gara».


Questo vuol dire che il passo gara è migliore del nono posto delle qualifiche?
«Direi di sì. Alla fine, quando ho spinto con la gomma morbida non avevo più la forza: credo di perdere fino a 5/6 decimi al giro. Se fossi stato in forma fisicamente, avrei potuto essere in seconda fila che, al momento, è la nostra posizione».


Come mai la migliore Ducati è quella di Barbera?
«Perché lui si attacca dietro agli altri piloti e così è più facile fare i tempi. Da solo, però, il suo passo è più lento. Speriamo di arrivargli davanti».

Previsione per la gara?
«Tolti Stoner e Pedrosa, il primo degli “umani” credo sia Lorenzo. Anche Spies non è messo male, poi ci sono tanti piloti che più o meno hanno il mio passo, come Simoncelli e Dovizioso. Spero di riuscire a lottare con loro e di avere abbastanza forza fino alla fine. Naturalmente non sono contento di essere nono a 1”5: soprattutto dalle Honda il distacco è abbastanza grande. Il nostro obiettivo è fare dei 1’56” bassi fin quando ce la faccio a guidare bene e poi sperare di avere abbastanza forza per finire al meglio».


Come affronta, psicologicamente, un campione come te una situazione di questo genere?
«L’impegno è molto più gravoso, perché, come sempre, devi sputare il sangue, ma per fare quinto o sesto e non per vincere. Insomma, è più difficile, ma siamo pronti».


Ma quindi è più un problema fisico che tecnico?

«Va un po’ di pari passo: va fatto un discorso sul presente e uno sul futuro. Per quanto riguarda il presente, oggi abbiamo migliorato moltissimo la mia sensazione sulla moto: riesco a guidare meglio, a essere più preciso e in gara, con la gomma dura, credo di riuscire a tenere un buon passo. Per quanto riguarda il futuro, bisogna migliorare, perché la Honda ha fatto un passo in avanti quasi imbarazzante per tutti gli altri. Per domani, sarei contento di stare con Dovizioso, Simoncelli e anche Spies non è tanto lontano. Questa moto è molto più fisica da guidare rispetto alla Yamaha, quindi soffro di più rispetto al 2010 quando avevo gli stessi problemi: in sole tre curve perdo mezzo secondo».
 

Nel 2010, dopo l’incidente, hai faticato un po’ nei primi giri: può essere un problema con tanti piloti scatenati davanti?
«La Ducati ha di buono che con le gomme fredde ti da fiducia e nei primi giri dovrebbe essere un po’ più facile da guidare. Nelle nostre gare ormai la partenza importantissima e se vogliamo stare nel gruppetto davanti bisogna scattare forte».

Giovanni Zamagni

Fonte file audio: Valentinorossi.com

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