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Alla vigilia, Valentino Rossi, vincitore a Jerez otto volte delle quali sei in 500/MotoGP, si augurava che fosse il pilota a fare la differenza più della moto. Così è stato, perlomeno nella prima giornata di libere, con Valentino ottimo terzo nel primo turno e quinto nel secondo, nel quale nessuno dei primi sette piloti è riuscito a migliorarsi, a causa di un fortissimo vento.
«E’ andata piuttosto bene – commenta il pilota della Ducati – e, rispetto al Qatar, la mia posizione è migliorata tanto. Siamo andati meglio al mattino, come tutti, perché nel pomeriggio c’era molto vento, ma anche perché la Ducati va meglio con temperature un po’ più fresche. Non so spiegare il motivo, ma è così. In ogni caso, anche al pomeriggio sono andato benino e a parte le due Honda di Stoner e Pedrosa, gli altri non sono troppo lontani. Stiamo lavorando su due assetti differenti: una moto è molto simile a quella utilizzata in Qatar, l’altra ha una distribuzione modificata. Per domani dovremo decidere se continuare a seguire queste due strade nelle libere del mattino, o sceglierne una delle due. In ogni caso, qui la GP11 mi piace più che in Qatar».
La spalla come va?
«Non ho forza, ma, forse, ho un po’ più di resistenza: oggi ho fatto una quarantina di giri e a fine turno andavo più o meno come all’inizio. E’ un segnale positivo e, per il momento, soffro meno tra un turno e l’altro».
A cosa è dovuto questo miglioramento rispetto al Qatar?
«Sinceramente, quella non è una delle mie piste preferite, anche se con la Yamaha lì ho vinto. Quella di Jerez mi piace decisamente di più e questo mi permette di essere più efficace: insomma, riesco a essere più competitivo nonostante qui la Ducati non sia mai andata troppo bene».
Nella tua breve storia con la Ducati, si è visto che nel primo giorno sei sempre stato abbastanza competitivo, ma poi non sei riuscito a migliorare come hanno fatto i tuoi rivali; ti preoccupa questo aspetto?
«Mi terrorizza! In effetti è stato così nei test e in Qatar, speriamo che non si ripeta qui…».
Ma è perché il primo giorno stai meglio e, quindi, sei meno condizionato dalla spalla, o è una questione tecnica?
«Entrambi. Sicuramente dopo un po’ sento la fatica e poi non conosciamo ancora bene questa Ducati».
Fonte file audio: Valentinorossi.com