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LE MANS – Sulla pista teoricamente più favorevole alla Yamaha, ecco Valentino Rossi in pole position (prima stagionale, 49esima in 500/MotoGP, 59esima della carriera) e Jorge Lorenzo secondo a soli 54 millesimi, con Daniel Pedrosa e la sua Honda (a 0”165) a completare la prima fila.
Insomma, tutto come previsto, o quasi, perché anche Pedrosa ama Le Mans, che invece non si addice troppo alla Ducati, che però può essere più che soddisfatta nell’avere Casey Stoner in quarta posizione (a 0”416) e con un ottimo passo gara e Nicky Hayden in quinta (a 0”437), su un tracciato che ha sempre messo in difficoltà il pilota americano.
E’ stato un turno di prove scoppiettante nel finale, con un alternarsi di emozioni nei dieci minuti conclusivi, quando tutti i piloti (tranne Stoner) hanno utilizzato la gomma morbida posteriore per abbassare il proprio tempo. Ci è riuscito alla grande Valentino, decisamente più a posto rispetto al precedente GP di Spagna.
«Finalmente a Le Mans abbiamo trovato tempo bello – commenta Rossi soddisfatto della sua prestazione – per due giorni di fila: speriamo che tenga anche per la gara! Abbiamo iniziato subito bene, partendo dalla buona base trovata a Jerez nei test di lunedì e poi abbiamo continuato a lavorare nel modo giusto sulla moto,
Rossi: per la gara siamo a posto, speriamo solo che la spalla tenga
pronti negli ultimi minuti a sfruttare la gomma morbida. Conquistare la pole è sempre una bella soddisfazione e per questo voglio ringraziare i miei ragazzi e la Yamaha: per la gara siamo a posto, speriamo solo che la spalla tenga».
E’ andato davvero forte Rossi, non solo con le qualifiche, ma anche in configurazione gara, vincendo la prima sfida con Lorenzo, peraltro in ottima forma: lo spagnolo si sente così a posto per il GP, che pensa a una partenza al fulmicotone (al contrario del solito) e, di conseguenza, alla vittoria.
«Spero di avere il ritmo per provare a scappare – confessa il capoclassifica del mondiale -, ma so già che sarà difficile perché anche Valentino ha un ottimo passo».
Se riusciranno a partire in testa, i due compagni di squadra potrebbero effettivamente cercare la fuga, ma non bisogna dimenticarsi che Pedrosa, generalmente, è il più bravo a scattare allo spegnersi del semaforo rosso.
«Il primo obiettivo – afferma Dani – era conquistare la prima fila ed è importante esserci riusciti. Per la gara, però, non siamo così a posto, rispetto ai piloti Yamaha ci mancano 2-3 decimi al giro, che dovremmo cercare di recuperare nel warm up».
Al di là delle dichiarazioni, comunque, si è già visto a Jerez come Pedrosa sia ormai molto vicino ai due rivali e se dovesse andare al comando, potrebbe anche diventare un avversario ostico.
Lo sarà probabilmente anche Stoner, anche se su questo tracciato ha sempre faticato parecchio. Ma, a differenza del solito, Casey in questo fine settimana ha lavorato più pensando alla gara che al singolo giro e domani potrebbe raccogliere frutti insperati alla vigilia.
«Sinceramente – è la sua analisi – sono un po’ dispiaciuto di non essere in prima fila, ma nel finale non ho potuto sfruttare al meglio la gomma da tempo come hanno fatto i miei rivali. Per il resto, però, sono soddisfatto: come passo gara sono messo molto meglio rispetto a Jerez e sono quindi abbastanza fiducioso per la gara».
A completare la seconda fila con i due ducatisti c’è Randy De Puniet, decisamente più efficace dopo le
Stoner: sono messo molto meglio rispetto a Jerez e sono quindi abbastanza fiducioso per la gara
difficoltà di venerdì, mentre Andrea Dovizioso si deve accontentare di un settimo posto tutt’altro che esaltante: il Dovi, da sempre, fatica a sfruttare le gomme morbide, ma anche sulla distanza non è messo così bene. E vedere il compagno di squadra là davanti non lo aiuta certo psicologicamente.
Nelle libere del mattino, tre cadute importanti hanno condizionato le qualifiche di Ben Spies, Mika Kallio e Alvaro Bautista, caduti tutti allo stesso modo, a causa dell’improvvisa perdita di aderenza della gomma posteriore ancora fredda, con i piloti proiettati prima in alto e poi in modo cruente sull’asfalto. Le conseguenze peggiori le ha subite Bautista, già provato per la recente operazione alla spalla sinistra: Alvaro è stato costretto ad abbandonare il GP e domani non sarà al via. Per Spies, invece, forte contusione alla caviglia sinistra, rimasta incastrata nella pedana: venerdì Ben era andato piuttosto bene, ma in qualifica si è dovuto accontentare di un dodicesimo posto, con tanto dolore da sopportare.
Ancora una volta in difficoltà i due piloti del team Gresini, con Marco Melandri undicesimo, al di là del circuito amico e delle sospensioni Showa volute a tutti i costi, e Marco Simoncelli 13esimo: per lui, l’apprendistato alla MotoGP si sta rivelando più difficile del previsto.