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«Sono contentissimo di come va la spalla, migliora giorno dopo giorno, anche dopo averla stressata guidando una MotoGP al limite. E' solo una questione di forza e anche come movimento credo di aver guadagnato tanto. Oggi mi fa male un po’ tutto il corpo, soprattutto il braccio sinistro perché anche inconsciamente guido con quello per supplire all’altro.
Oggi siamo a un secondo e nei primi 10. C’è tanto lavoro da fare però è buono, devo ancora fare qualche chilometro ma sono contento. La Ducati è una moto che va guidata più stile 500. Bisogna spigolare le curve guidare meno tondo, è una guida meno dolce. Bisogna usare altre traiettorie rispetto alla Yamaha perché questa moto ti permette di entrare un po’ più forte, ma magari a centro curva ti devi fermare un po’ di più. E' una guida più stop e ripartire.
C’è una grandissima differenza rispetto al 2004: io non sto bene. Mi muovo sulla moto come una signora anziana, non sono proprio così reattivo. Sarà difficile vincere in Qatar, ma dopo questi test sono più ottimista di poter fare una bella gara.
Lorenzo è il più veloce, anche se secondo o terzo però ha fatto il tempo e le due Yamaha sono costantemente lì, vanno davvero bene, anche meglio delle Honda».
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