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SEPANG Ancora una volta ha finito davanti al compagno di squadra, ha un buon passo, inferiore solo a quello di Pedrosa, ma Valentino Rossi è tutt’altro che soddisfatto.
«Stiamo lavorando soprattutto per migliorare la nostra moto con le Bridgestone 2014, ma abbiamo dei problemi: con la posteriore nuova la M1 diventa difficile da guidare, abbiamo tanto sottosterzo e anche in accelerazione non abbiamo abbastanza grip. Sono quarto, ma mezzo secondo (0”566, NDA) dietro a Pedrosa: rispetto al primo test, quando ancora c’erano le gomme 2013, soffriamo di più. Per questo siamo un po’ preoccupati, anche se non è andata malissimo: domani proveremo a migliorare in qualche modo, ma in questo momento non sappiamo come fare».
La situazione è critica solo per questo circuito o anche per gli altri?
«E’ impossibile dire adesso se avremo problemi anche in altri tracciati: speriamo di no! Capiremo qualcosa di più già in Qatar, dove l’anno scorso, con le gomme 2013, la Yamaha era andata piuttosto bene (Lorenzo 1°, Rossi 2° NDA), però con l’altra gomma la moto curvava meglio, si poteva piegare di più e, soprattutto, si riusciva a fare più percorrenza in curva, che è poi il punto forte della Yamaha, mentre questa si muove, facciamo più fatica e non possiamo accelerare come vorremmo».
Quindi, il secondo posto di Aleix Espargaro è “merito” soprattutto delle gomme differenti?
«Sì, credo che in questo caso siano le gomme a fare la differenza: sono sicuro che se sulla nostra mettiamo lo pneumatico di Espargaro, andiamo forte anche noi. Siamo preoccupati, perché Pedrosa, che ieri stava male e anche oggi sembrava un po’ in difficoltà, appena ha messo a posto 2 o 3 cose ci ha dato mezzo secondo. Questo significa che se c’è Marquez, probabilmente ce ne dà qualcuno in più: quindi vuol dire che le Honda ci fanno il culo».
Lorenzo (tanto furioso che non ha nemmeno parlato dopo le prove, NDA) sembra ancora più in difficoltà di te…
«Sì, forse dipende dallo stile di guida: io sono un po’ più lento rispetto all’anno scorso, lui molto di più. Ma i problemi sono gli stessi».
Qual è il programma per domani?
«Provare a fare la simulazione che non ho fatto oggi, anche con qualche giro in più, ma prima dobbiamo riuscire a sistemare la moto. In realtà oggi, Bautista e Bradl, che hanno fatto un po’ di giri consecutivi, sono stati più lenti di me. Domani mattina si proverà subito a fare il tempone e poi vedremo per la simulazione».