Rossi in Scia a Pedrosa e Lorenzo. Scommettiamo?

Rossi in Scia a Pedrosa e Lorenzo. Scommettiamo?
Si torna in pista, finalmente, e c'è grande attesa per i primi test della MotoGP a Sepang. Aspettando il riscontro del cronometro, ecco qualche previsione. Qual è la vostra? | G. Zamagni
4 febbraio 2013

Punti chiave

Sarà per il ritorno di Valentino Rossi in Yamaha, sarà perché a Valencia, a novembre, di fatto non si è provato, sarà perché da troppo tempo non si parla di tempi sul giro, sarà per Marc Marquez sulla Honda ufficiale, sarà per la curiosità di vedere cosa farà la Ducati con Dovizioso e senza Rossi, fatto sta che c’è grande aspettativa per i test che da domani – e per tre giorni, fino a giovedì 7 febbraio – a Sepang inaugureranno la MotoGP 2013. In attesa dei primi riscontri, la domanda quasi univoca che rivolgono gli appassionati di moto è: cosa farà Valentino?
Già, cosa farà Valentino? Naturalmente è impossibile rispondere prima che il nove volte iridato salga sulla Yamaha e si possono fare solo alcune considerazioni.


ROSSI: GRANDI MOTIVAZIONI

La prima che mi viene in mente, la più importante, è che se uno come lui ha fatto questa scelta, è perché è stra convinto di essere ancora competitivo. I piloti, al di là delle dichiarazioni ufficiali, sanno benissimo qual è la loro forza e quella degli avversari, sanno, meglio di chiunque altro, se uno è più o meno bravo. Non importa che moto guidano: lo capiscono e basta. Ecco, se Rossi ha deciso di rimettersi in discussione è perché crede di potersela giocare alla pari con Jorge Lorenzo, il suo scomodo compagno di squadra. E’ normale che ci siano dei dubbi, dopo due anni così negativi e non ci si può nemmeno dimenticare l’età di Valentino (compirà 34 anni il prossimo 14 febbraio), ma la mia sensazione è che Rossi sarà ancora competitivo, spinto da motivazioni straordinarie, dopo un inverno passato ad allenarsi con grande concentrazione: chi ha avuto la possibilità di vederlo girare al “Ranch”, dice che il campione della Yamaha guida come sempre. Anzi, sempre meglio.

Fuori Stoner, Pedrosa vorrà subito dimostrare di essere il caposquadra e per questo mi aspetto una partenza a razzo

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PEDROSA O LORENZO IN POLE?

A giocarsi la virtuale pole position dovrebbero essere Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, rispettivamente primo e secondo anche nelle qualifiche del GP della Malesia del 2012. A ottobre era stato Lorenzo a battere il rivale per 194 millesimi, ma se dovessi giocare un euro, lo punterei su Dani, per me il favorito anche per il titolo. Fuori Stoner, Pedrosa vorrà subito dimostrare di essere il caposquadra e per questo mi aspetto una partenza a razzo, fin dai test invernali, in sella a una moto che conosce benissimo e che, probabilmente, è ancora la più competitiva. Lorenzo, comunque, non sarà lontano, anche perché pure lui ha una sfida interna da vincere, per dimostrare di essere veramente il numero uno di casa Yamaha. Per quanto riguarda Rossi, 11esimo in qualifica con la ducati nel 2012 a quasi 1”5, di fatto al debutto sulla Yamaha M1 dopo due anni difficilissimi, mi aspetto una prestazione di alto livello, diciamo al massimo a tre decimi dal compagno di squadra. Per Valentino, sarà questo il test più delicato, perché in caso di risultato negativo, inizieranno subito i processi, anche se al via del mondiale (Qatar, 7 aprile) mancheranno ancora tre mesi e, soprattutto, due test (un altro in Malesia a fine mese e uno a fine marzo a Jerez). Secondo le mie aspettative, Marquez non sarà troppo lontano da questi tre piloti: credo che in termini di tempo sul giro il distacco sarà piuttosto contenuto, mentre potrebbe avere qualche difficoltà in più nel confronto sulla distanza.


DOVIZIOSO-DUCATI: ENTRO IL SECONDO

Per quanto riguarda la coppia Dovizioso-Ducati, bisogna tenere in considerazioni due parametri: quella di Sepang è una delle piste dove Andrea va più forte in assoluto – a ottobre era terzo a due decimi dagli spagnoli e se non fosse piovuto si sarebbe giocato la vittoria -, ma, di fatto, per Dovizioso sarà il debutto sulla Ducati in condizioni di asfalto asciutto. Insomma, diciamo che potrebbe essere considerato un risultato accettabile chiudere a non più di un secondo dai primi: un discorso che vale naturalmente anche per gli altri ducatisti, il confermato Nicky Hayden, il debuttante in MotoGP Andrea Iannone e il neo acquisto Ben Spies, che salirà per la prima volta a Sepang sulla Desmosedici essendo stato costretto a saltare i test di Valencia per infortunio.


CRT PIU’ VICINE

Vicino ai migliori troveremo probabilmente Cal Crutchlow, al terzo anno con la Yamaha del team Tech3 e forse Stefan Bradl, che dopo una discreta stagione di apprendistato deve dimostrare di poter essere veramente competitivo con i più forti piloti del mondo. Per quanto riguarda le CRT, che hanno usufruito di due giorni in più di test (domenica e lunedì), il divario dovrebbe essere meno netto che in passato, perché hanno un anno di sviluppo alle spalle e, soprattutto, perché la Bridgestone fornirà loro nuovi pneumatici posteriori più morbidi. Per il momento si tratta solo di una prova del costruttore giapponese, ma si sa quanto questo componente sia importante: con la “gommetta” giusta, si può guadagnare anche un secondo al giro.