Rossi-Lorenzo: il muro è caduto

Rossi-Lorenzo: il muro è caduto
I primi test invernali ripropongono un confronto più disteso fra Valentino e Jorge. Senza più la divisoria che sollevò tanto scandalo nella precedente convivenza
14 novembre 2012

Punti chiave

Era il 2008 quando Rossi riuscì ad imporre il passaggio a Bridgestone per la sua Yamaha M1. Quel passaggio diede vita ad una situazione inedita in tempi recenti: due moto dello stesso team gommate da fornitori diversi. Michelin, non certo lusingata dalla polemica montata da Valentino, avrebbe imposto la presenza di una divisoria fra i box di Rossi e Lorenzo, per impedire un travaso di informazioni verso il sempre più scomodo concorrente.

 

Curiosamente la situazione piloti era simile ma contraria: Rossi non fece certo opposizione ad un "muro" che impedisse al rivale - molto scomodo fin dalle prime gare - di vedere da vicino il suo metodo di lavoro, gli assetti e quant'altro costituisse il segreto della competitività di Valentino e del suo team. La tensione crebbe fino allo scontro del 2009 e al successivo addio a Yamaha di Rossi, schiacciato da un Lorenzo sempre più importante per la casa di Iwata.

 

Dopo la sfortunata parentesi Ducati si ripropone quindi il confronto fra Rossi e Lorenzo. I test di Valencia, delocalizzati in quel di Aragon nella vana speranza di trovare un meteo più clemente, sono la prima occasione di dialogo fra i due compagni di team 2013. I volti appaiono sereni anche se non sorridenti, il muro non c'è più, i toni del dialogo sono sicuramente più distesi rispetto all'ultima stagione in cui i due si sono trovati per l'ultima volta sotto lo stesso tetto. La domanda che viene da porsi è… a metà della prossima stagione i due continueranno a guardarsi con la stessa tranquillità? 

 

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