Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
SEPANG - Nei test invernali, la posizione conta poco (anzi niente), ma sicuramente spiace finire settimo, dopo essere stato protagonista per tutta la giornata. Valentino Rossi non è troppo preoccupato per questo, piuttosto sta lavorando duro per trovare il miglior bilanciamento possibile della sua Yamaha.
«Sono un po’ indietro in classifica, ma perché alla fine non ho montato la gomma morbida: altrimenti, credo, che il 2’00” sarebbe stato alla mia portata. Ho provato a fare dieci giri consecutivi con lo pneumatico duro: non è andata male, ma dobbiamo essere più veloci. Spiace, naturalmente, essere solo settimo, ma non è preoccupante e domani avremo una morbida in più a disposizione: oggi, tra l’altro, le condizioni della pista non erano fantastiche e solo nel finale si è velocizzata un po’».
Su cosa vi siete concentrati?
«Stiamo cercando di modificare l’assetto della M1 per sfruttare al meglio le gomme 2014, che tanti problemi ci avevano creato nei primi test: abbiamo fatto un passo in avanti, ma dobbiamo andare più forte. La simulazione di 10 giri è stata interessante, ma mi piacerebbe fare qualche decimo meglio al giro».
Si può fare un paragone rispetto ai primi test?
«Difficile, perché oggi le condizioni della pista erano nettamente peggiori: per fare i tempi di Sepang1 abbiamo bisogno di un asfalto con più grip (tesi sostenuta anche da tutti gli altri piloti, NDA)».
L’aspetto positivo è che sei sempre lì davanti, dalle 10 alle 17,55…
«Sì, per questo sono contento, stiamo cercando di risolvere i problemi sulla distanza: nel primo test la simulazione non era andata così bene. Dobbiamo fare altre modifiche per sfruttare la Bridgestone posteriore 2014, ancora non siamo a posto».
Lorenzo è piuttosto scontento delle Bridgestone, dice che sono anche più pericolose.
«Sì, lui è incazzato come una bestia! Noi glielo abbiamo detto, ma con la Bridgestone dovrebbe parlare la Yamaha, anche se, ormai, le gomme per la stagione sono già state costruite».
Jorge si lamenta anche dell’elettronica 2014 e dice che tornerà alla 2013: qual è la tua valutazione?
«A me invece la 2014 piace, specie in staccata: cambia parecchio il modo di scalare e di frenare. A Jorge non piace, ma io continuo così: l’effetto è simile alla Honda, ma non uguale, perché loro hanno il “seamless” anche in frenata. Sotto questo aspetto loro sono avanti, diciamo un anno e mezzo, forse anche due…».
Si può recuperare un tale svantaggio?
«Boh. E’ dura, anche perché loro hanno più soldi da spendere: in teoria la differenza potrebbe anche aumentare. Comunque sono soddisfatto di come è andata oggi, ma c’è ancora un po’ di sottosterzo. Domani proverò a fare un’altra mezza simulazione: vediamo».