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BRNO – Miglior tempo nelle FP4, un ottimo pasa gara, una rovinosa caduta, sempre nelle FP4, con raschiamento del mignolo sinistro, una qualifica così così (settimo), ma ad appena 0”236 dalla pole: c’è un po’ di tutto nel pomeriggio di Valentino Rossi.
«Non è stata una giornata negativa. Nelle FP3 ero stato veloce (5° a 0”509 da Pedrosa, NDA), ma avevo ancora qualche problema: abbiamo fatto delle modifiche e nelle FP4 abbiamo fatto un bel miglioramento, sia nel giro sia nel passo. Purtroppo, però, ho fatto un errore: stavo spingendo forte, ho frenato troppo profondo e sono finito a terra, ferendomi al solito mignolo sinistro. Ho sentito molto dolore, tanto che temevo fosse rotto: se così fosse stato, la gara domani sarebbe stata complicata, perché so che senti un gran dolore sulle buche e per le vibrazioni. Fortunatamente, però, i raggi hanno escluso fratture e domani non ci dovrebbero essere grossi problemi. In qualifica ho fatto un buon giro, sono ad appena due decimi dalla pole, ma, purtroppo, dovrò partire dalla terza fila».
Ti sei accorto che la moto di Bautista, caduto un secondo dopo di te, ti è passata piuttosto vicino?
«Eccome se me ne sono accorto! Alvaro era dietro di me, forse quando mi ha visto scivolare si è distratto o spaventato ed è caduto a sua volta: io sarò finito a terra a 200 km/h, lui probabilmente un po’ meno, ma la sua moto mi sarà passata a cinque metri a una velocità pazzesca. Poi, quando ho rivisto l’immagine della caduta mi sono spaventato ancora di più: diciamo che è andata bene…».
Due Ducati in prima fila: possono essere insidiose anche per la gara?
«Soprattutto Dovizioso, ma anche Iannone, ha un buon passo. In più, loro sono velocissimi in rettilineo, sarà dura superarli. In tanti abbiamo un buon ritmo, siamo molto vicini, ma credo che le due Honda abbiano qualcosina in più».
Credi che adesso la Ducati abbia troppo vantaggio dal regolamento?
«La moto è migliorata continuamente dall’inizio dell’anno e la gomma extra soffice gli dà un bel vantaggio in qualifica. Ma adesso anche in gara non sono lontane: diciamo che chi ha pensato il regolamento ha raggiunto l’obiettivo, perché, soprattutto nei primi giri, c’è più confusione e, di conseguenza, maggiore spettacolo. Ma non spetta a me dire se hanno troppo vantaggio o meno».
Non è un caso che si porti sempre dietro una Ducati: così gli fa fare il tempo e mette un avversario in più tra noi e lui
Ma in qualche modo, potrebbero essere di “aiuto” domani?
«Sia Dovizioso sia Iannone partono forte: se riuscissero a stare davanti a Marquez, potrebbero anche contribuire a tenere compatto il gruppo».
Secondo te, Marquez ha giocato a Indianapolis nei primi giri?
«”Giocare” non è corretto, perché nessuno, in MotoGP, può andare al 100% per tutta la gara. E’ chiaro, però, che Marc ha un piccolo vantaggio da gestire quando vuole andare via. Ed è anche furbo».
In che senso?
«Lui è intelligente anche in qualifica, non è un caso che si porti sempre dietro una Ducati: così gli fa fare il tempo e mette un avversario in più tra noi e lui».