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LOSAIL – Tra i piloti Yamaha, il più soddisfatto è Valentino Rossi.
«Sì, abbiamo fatto un buon passo in avanti rispetto a ieri, raggiungendo l’obiettivo minimo di stare nei dieci. C’è un grandissimo equilibrio, siamo tutti vicinissimi: ovviamente, non posso essere troppo contento della posizione (nono, NDA), ma sono a solo 0”370 dalla “pole”. L’importante, però, è soprattutto essere riusciti a migliorare nella costanza e adesso il passo è simile a quello degli altri: dobbiamo lavorare ancora sulla gomma posteriore e bisogna scegliere bene tra la più morbida e la più dura a nostra disposizione».
Ti aspettavi tanto equilibrio?
«Sì, anche se, per la verità, così siamo andati anche oltre le mie previsioni: bastava sbagliare una curva per fare quindicesimo… Sicuramente, tanti piloti così vicini è un bene per lo spettacolo, ma è ancora presto per fare previsioni. Marquez sembra avere qualcosina in più degli altri, ma io, Pedrosa, Lorenzo e Dovizioso siamo molto vicini: ogni piccolo dettaglio può fare la differenza».
Quale sarà la chiave per la gara?
«La prima sicuramente la qualifica, la seconda fare la scelta giusta tra gomma morbida e dura posteriore».
Le Ducati possono dare fastidio solo per la qualifica o anche per la gara?
«Per quello che ho visto io da “fuori”, analizzando i tempi, Iannone sembra averne di più sul singolo giro, mentre Dovizioso sembra messo meglio sulla distanza: ha un passo praticamente identico al mio».
Se domani in qualifica fossi ancora nono, sarebbe un problema?
«Sicuramente l’obiettivo è la seconda fila, perché più parti indietro e più trovi piloti davanti a te che hanno un passo più lento, come Espargaro o Hernandez. Anche Crutchlow ha fatto un solo giro fortissimo, ma, al momento, non mi sentirei di escluderlo completamente. Qui, comunque, si riesce a superare abbastanza facilmente, anche partire indietro non sarebbe un grande problema».
Secondo te domani ci sarà più o meno equilibrio?
«Credo ancora di più e possono incidere tanti elementi, come la strategia, una scia, il traffico. In gara, invece, sarà un po’ diverso, anche se adesso siamo almeno in cinque ad avere più o meno lo stesso passo».