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ALCANIZ – In un’altra giornata tutt’altro che esaltante, tengono banco due argomenti: quanto successo a Misano in partenza, con Carmelo Ezpeleta, numero uno della Dorna, che ammette che “qualcosa è stato sbagliato” e cosa fare per evitare che i piloti rimangano fermi ai box, come è purtroppo successo anche nel primo turno di libere. A Misano, sono stati molti gli errori commessi dopo che Abraham ha fatto spegnere la moto sulla griglia di partenza: la procedura è stata annullata con il semaforo invece che con la bandiera rossa, Pedrosa è stato tolto e poi rimesso sulla griglia invece di farlo partire dalla corsia box, non c’è stata chiarezza su quando sarebbe stato dato il secondo via.
Pedrosa allarga le braccia sconsolato ed evita ulteriori commenti: “Non c’era bisogna dell’ammissione di Ezpeleta, già lo sapevamo che erano stati commessi degli errori: inutile continuarne a parlare”.
Un po’ a sorpresa, invece, Valentino Rossi difende l’operato della direzione gara. “A mio modo di vedere non è stato commesso nessun errore ed era chiaro che si sarebbe ripartiti dopo cinque minuti. La Honda ha avuto un problema con la termocoperta che ha bloccato la ruota anteriore, ma non c’entra con la procedura di partenza”.
Su di morale anche Jorge Lorenzo.
“Sono molto costante, ho un buon passo: conta questo in caso di pioggia. Alla fine non sono riuscito a fare un giro velocissimo, ma solo perché avevo già fatto tanti giri con le stesse gomme: se in qualifica dovesse piovere (come previsto, NDA) sarà sufficiente montare una copertura nuova per migliorare il tempo”.
Più di cattivo umore Dani Pedrosa, al di là del secondo posto: lo spagnolo spiega qual è la sua situazione sul bagnato. “Sinceramente mi sento bene sull’acqua, almeno nel singolo giro. Ma in caso di gara bagnata, le condizioni dell’asfalto spesso cambiano parecchio nell’arco dei 45 minuti: bisogna imparare a essere più polivalenti”.
Per quanto riguarda Valentino Rossi, l’ottavo posto a 2”193 ha, secondo il pilota di Tavullia, una spiegazione tecnica.“Abbiamo avuto un piccolo inconveniente: il nostro potenziale è sicuramente superiore. Abbiamo avuto un problemino meccanico con il cambio – entrava continuamente la folle -, che però non ha danneggiato il motore, che potremo utilizzare domani. Sono salito sulla seconda moto, ma non l’ho potuta sfruttare al meglio, perché non sono riuscito a fare i 6-7 giri necessari per rendere la gomma più efficace e nell’ultimo passaggio sono stato rallentato da una CRT, che mi ha fatto perdere 6-7 decimi. Al di là di questo, dobbiamo comunque lavorare, perché perdo molto in accelerazione: non siamo competitivi come al solito con il bagnato. Continuo a utilizzare il forcellone provato nei test di Misano, ma per capire se funziona davvero bisogna aspettare di girare con l’asciutto”.