Rossi: "Ogni volta più vicino"

Rossi: "Ogni volta più vicino"
Nel giro veloce in gara sono in linea con Lorenzo, mi manca la costanza. E' vero, in passato era uno dei miei punti forti, ma sono cambiate talmente tante cose che è come ricominciare da capo | G. Zamagni, Aragon
29 settembre 2013

Punti chiave


ALCANIZ – Tornare sul podio è sempre bello: per questo Valentino Rossi non è troppo critico. «Non ci si può mai lamentare di un podio, se non in condizioni particolari, tipo, che so, se perdi un mondiale. Per questo bisogna essere soddisfatti”, dice a caldo e ripete più tardi. Ma è evidente che Valentino non è esattamente soddisfatto: dopo le prove positive, dopo il primo tempo nel warm up, ci si aspettava un’altra prestazione. Come ammette lui stesso.
“Mi aspettavo di andare più forte e per come ero andato nel warm up pensavo di poter stare più vicino ai primi. La grande differenza l’ha fatta la scelta della gomma anteriore: io ho optato per la dura, Lorenzo e Marquez per la soffice. Sinceramente, ero convinto di aver preso la decisione giusta, invece, proprio quando pensavo mi potesse dare un vantaggio, mi ha penalizzato… Ma salire sul podio è sempre positivo, abbiamo fatto un passo in avanti rispetto a Misano, sono andato molto forte nel warm up».


Valentino ripercorre la sua gara.

«Quando Marquez è andato lungo e Pedrosa è caduto (al sesto giro, NDA) ho cercato di passare Marc, ma mi sono trovato la moto di Dani sulla traiettoria: li ho perso due secondi. Ero comunque ottimista, perché li vedevo lì, davanti a me e pensavo: fra poco loro dovranno rallentare un po’ per la gomma morbia. Invece è successo esattamente l’opposto, la mia dura ha iniziato a scivolare tanto in frenata e si sono allontanati. Mi sono ritrovato a lottare con Bautista e Bradl: nell’ultimo giro, in alcune curve, ho staccato anche 40-50 metri dopo per conquistare un terzo posto comunque importante, perché qui ad Aragon non ero mai andato bene. Adesso bisogna continuare così, essere ancora più competitivi in Malesia, non siamo troppo lontani: loro stanno andando veramente molto forte, è difficile stargli dietro. Ma ci avviciniamo».


A Misano eri andato bene fino al sabato pomeriggio, qui fino al warm up: è vero, quindi, che ti stai avvicinando…

«Sì, sono d’accordo: non solo come tempi o come sensazione, ma anche tecnicamente. A Misano abbiamo fatto un bel passo in avanti nel setting, migliorando ancora il lunedì nei test utilizzando un assetto che all’inizio dell’anno non riuscivo a guidare, qui ne abbiamo fatto un altro sabato pomeriggio. Adesso, guardando la telemetria, sono più o meno vicino a Lorenzo: io sono più veloce in alcuni punti della pista, lui lo è in altri, ma la differenza è ridotta. Mi manca il loro passo gara: io ho fatto 1’48”976, Pedrosa 1’48”5, ma, soprattutto, Marquez e Lorenzo hanno mantenuto il ritmo costante. Questo a me ancora manca: l’obiettivo rimane lo stesso, lottare con loro, dargli fastidio».


Colpisce che insisti sempre sulla costanza di rendimento, quella che in passato era proprio uno dei tuoi punti forti: come mai non è più così adesso?

«Bella domanda… Ho fatto delle gare dove sono stato costante, ma mai troppo veloce: non a caso, perdevo all’inizio e recuperavo alla fine. Preferisco così, stare lì con loro: nel giro veloce la differenza è minima (116 millesimi più lento di Lorenzo, NDA), per un po’ gli sono stato vicino, ma ancora faccio fatica a tenere quel passo per tutta la gara. E’ vero che in passato era proprio uno dei miei punti di forza, ma sono cambiate talmente tante cose che è come ricominciare un po’ da capo».


Hai visto il contatto tra Pedrosa e Marquez?

«Non ho visto bene, ma penso che Marquez debba essere escluso dal mondiale per 2-3 stagioni…”. Ridono tutti, anche Marquez: è sempre il solito Valentino».

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