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LE MANS – Terzo al mattino, dietro a Pedrosa e Lorenzo, terzo al pomeriggio, ma primo dei piloti Yamaha:
Valentino Rossi può essere soddisfatto del venerdì di Le Mans. Valentino, infatti, lo è.
«Sono contento, è andata bene sin dal mattino e nel pomeriggio abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti. Abbiamo seguito due strade differenti di assetto, scegliendo poi quella che mi dava più fiducia: nell’ultima uscita ho girato forte con un buon passo (1’34”455, 1’34”173, 1’34”320, 1’34”630, 1’34”306 l’ottimo cronologico dei giri finali, NDA). Rispetto ad Austin e Jerez mi sento molto più a mio agio in frenata, grazie a una modifica della geometria dell’anteriore, senza però perdere peso sul posteriore. Adesso la staccata è a posto e, complessivamente, sono soddisfatto dell’assetto della moto, abbiamo distribuito meglio i pesi. Purtroppo, perdo tanto, circa tre decimi, nel T3, in particolare rispetto a Pedrosa, che in quel tratto fa una grande differenza ed è davvero impressionante. Ma lì sono un po’ più lento anche rispetto a Lorenzo».
Pedrosa non è solo veloce nel T3, anzi: a vedere il risultato di oggi sembra lui il favorito. Sei d’accordo?
«In effetti, Pedrosa è il più rapido anche nel T4 ed è efficace negli altri settori, dove però la differenza è molto contenuta, mentre nel T3 ha per il momento un grande vantaggio. Comunque sì, oggi è lui il pilota da battere: ha il passo migliore».
Quanto è importante essere davanti a Lorenzo?
«Non conta granché, perché è solo venerdì, ma psicologicamente è sicuramente importante, perché Lorenzo è il mio compagno di squadra, ha la mia stessa moto, è il campione del mondo e sta guidando fortissimo: è lui il mio riferimento».
E’ più importante essere davanti a lui o essere vicino alle Honda?
«Entrambe le cose: sicuramente è fondamentale partire subito forte. Adesso bisogna sperare nel meteo e concentrarsi in qualifica, dove nei primi tre GP ho sofferto tanto: Lorenzo è veramente bravo a sfruttare la gomma nuova, tanto che ha già conquistato due pole».
Ma questo assetto di oggi, può essere quella base che stai cercando dall’inizio della stagione?
«Boh, non lo so. Sicuramente, comunque, quello che ho scelto è il “mio” assetto”, quello più consono alle mie caratteristiche».
Credi che devi modificare qualcosa nel tuo stile di guida per sfruttare meglio le gomme, soprattutto all’inizio?
«Dall’anno scorso, da quando è stata introdotta la carcassa più soffice, per me è un problema, soffro un po’ in frenata e in stabilità: forse dovrei essere meno aggressivo in staccata».
Nelle prime tre gare hanno vinto Lorenzo, Marquez e Pedrosa; quanto sarebbe importante per te imporsi qui?
«Sì, gli altri tre pretendenti al titolo hanno già vinto e sarebbe sicuramente importante per me farcela a Le Mans, anche psicologicamente. Ma è solo la quarta gara, il campionato è lunghissimo: non è ancora un GP da tutto o niente».
Come ti trovi a lavorare nuovamente con Yamaha?
«Mi piace lavorare con loro, condivido il loro metodo, differente da quello della Ducati: è più facile e da più soddisfazione. Tutti ti ascoltano, il parere dei piloti è molto importante».