Gp d'Australia: una questione d'onore

Gp d'Australia: una questione d'onore
A Phillip Island si correrà con un solo obiettivo: vincere. Lorenzo promette una gara d'attacco, Rossi spera di ripetere il successo di Sepang e Dovizioso sogna il terzo podio consecutivo. Ma il favorito è Stoner | G. Zamagni
14 ottobre 2010

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Una questione d’onore. Assegnato il titolo a Jorge Lorenzo, le ultime tre gare della stagione – nell’ordine: Australia, già domenica prossima, Portogallo e Valencia – saranno avvincenti e interessanti soprattutto per la sfida tra Rossi e Lorenzo: libero da pensieri iridati, Jorge ha promesso che d’ora in avanti l’obiettivo sarà solo la vittoria.

«Sono stati cinque giorni incredibili – racconta il neo campione del mondo -: ho fatto centinaia di interviste, ho ricevuto migliaia di messaggi (anche dal Re di Spagna, nda) e, soprattutto, insieme alla squadra abbiamo continuato a festeggiare. Aver conquistato il titolo mi ha tolto un peso: adesso correrò solo all’attacco, come non ho potuto fare nelle ultime gare».

Quella di Phillip Island non è la sua pista preferita e il freddo e la pioggia, previsti abbondanti per il fine settimana, potrebbero condizionare pesantemente il GP d’Australia, ma è chiaro che dopo essere stato battuto da Rossi a Motegi e a Sepang, Lorenzo aspetta con ansia la rivincita.

«Queste tre gare – conferma Valentino – saranno soprattutto una questione d’onore, perché senza più nulla da perdere, i piloti penseranno soltanto a vincere. Ci proverò anch’io, naturalmente, su una pista bellissima, dove in passato ho fatto grandi gare. Ma il favorito è Stoner: qui vanno forte sia lui sia la Ducati. Per quanto mi riguarda, spero di potermela giocare come è accaduto a Sepang, fisicamente la gara più faticosa dell’anno: dopo due GP consecutivi comincio a sentire un po’ di dolore alla spalla destra, ma spero di poter guidare come ho fatto nelle ultime settimane».

A fine stagione, come è noto, Rossi si farà sicuramente operare («lo devo fare se voglio tornare al 100% ed è importante anche a livello psicologico»), ma mentre Valentino continua a ripetere che disputerà le prossime tre gare, comincia a girare la voce che l’intervento potrebbe essere effettuato già settimana prossima, al ritorno dall’Australia: per il momento si tratta solo di chiacchiere.

Come dice Valentino, il pilota da battere è sulla carta Stoner, che a Phillip Island trionfa da tre anni consecutivi, dal 2007, l’anno del titolo mondiale. L’australiano, però, è imprevedibile, come si è visto a Serpang, dove aveva tutte le possibilità di conquistare quella che sarebbe stata la terza vittoria consecutiva, se non si fosse buttato in terra all’ultima curva del primo giro, per aver esagerato, come spesso gli accade, con le gomme fredde.

Sarà interessante verificare anche le prestazioni di Andrea Dovizioso, reduce da due importantissimi secondi posti: vinta la battaglia con la HRC – anche nel 2011 Andrea sarà nel team interno -, il Dovi può finalmente concentrarsi solo sulla guida, con risultati particolarmente incoraggianti. Per Dovizioso sarebbe importantissimo salire un’altra volta sul podio ed essere nuovamente protagonista. Al suo fianco ci sarà Dani Pedrosa al rientro dopo l’intervento alla spalla sinistra, infortunata il venerdì di Motegi in una caduta per il blocco dell’acceleratore. Pedrosa, ovviamente, non sarà al meglio della condizione, ma la sua presenza a Phillip Island conferma la grande determinazione di un pilota che nella sua carriera ha purtroppo subito parecchi infortuni.

 

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