Rossi risponde ai gufi coi tempi di Jerez

E approfitta della vittoria al Rally di Monza - la seconda - per ribadire che correrà ancora in moto. Poi passerà alle 4 ruote
27 novembre 2007

Nell’ultimo fine settimana Rossi si è dedicato al suo secondo amore, i Rally. Lo ha fatto a modo suo, vincendo ancora il Rally di Monza al volante della Ford Focus WRC gommata Pirelli. Una vittoria significativa, se pensiamo che il secondo classificato risponde al nome di Piero Longhi su Subaru Impreza WRC, vincitore del campionato italiano rally gruppo N nel 2005 e nel 2006. Longhi ha beccato 33 secondi da Rossi e peggio è andata al terzo Mirki Virag, su Peugeot 307 WRC, che di secondi ne ha presi ben 55. Accompagnato dal copilota Carlo Cassina, il 7 volte iridato ha vinto 3 speciali su 7 senza incappare in alcuna penalità, collezionando anche 2 secondi, un terzo e un quinto posto. È stato il più veloce esponente del Motomondiale a scendere nell’arena del circuito brianzolo. Oltre al Dottore erano presenti Marco Simoncelli, Fabrizio Lai, Davide Brivio e l’amico Uccio: nessuno ha terminato la gara al primo gettone di presenza. L’appuntamento rallistico/mondano permette di fare il punto della situazione. Valentino Rossi ha infatti chiarito diversi aspetti che lo riguardano ai microfoni di Mediaset. Il 2007 non è stato un anno facile da mandare giù, il pilota pesarese ne ha passate di tutti i colori: le incomprensioni con il gommista francese, le frequenti rotture della sua M1, i guai col fisco e, per concludere in bellezza, le presunte tresche con attrici e attricette. Ecco cosa dice Valentino del suo annus horribilis: "Anni come quello che ho passato servono a crescere e a capire meglio la realtà. Adesso sono tranquillo perché quando faccio cose come questa mi rilasso. Dal punto di vista sportivo ho fiducia che tutto si risolverà in non tanto tempo. I cambiamenti nel mio staff? Non è ancora tutto deciso, ma sono diventato più grande e voglio gestire le cose in modo diverso e magari con la mia testa". Rossi lancia una battuta anche a chi non perde occasione per vendere la sua pelle (pratica diffusa nei Bar Sport italiani): "Posso dire a tutti quelli che mi gufano che a smettere di correre non ci penso proprio. Voglio correre con le moto ancora al top e quando smetterò avrò ancora tanti anni da fare con le macchine". Ipse dixit. L’interesse per le 4 ruote è ancora vivo? Il Dottore la pensa così: "Gare come queste sono esibizioni, ma chi vive di motori come me, vuole sempre provare a vincere. Aver vinto mi dà fiducia, vuol dire che sono competitivo. Vado un po' meglio su pista, ma il rally è una passione e in futuro ci penserò seriamente. La Formula 1? Probabilmente ormai è tardi". Alla fine ci scappa anche il commento sulle controversie fiscali (come noto Rossi ha dato un giro di vite drastico al suo entourage): "Sto facendo scelte importanti e spero siano quelle giuste. Non posso parlare oltre, ma i miei avvocati stanno trattando e sono fiducioso". E sulle spine amorose:"Il rapporto di coppia ti dà equilibrio e nel nostro lavoro serve. Mi sono lasciato con Arianna dopo molti anni perché c'erano dei problemi. La storia con la Canalis? Purtroppo non era vera... Il mio cuore non batte per nessuno anche perchè l'inverno lo voglio passare da solo per concentrarmi sul mio lavoro". Un Rossi a tutto tondo, quello che si è visto a Monza, rasserenato dalla conquista del primo posto davanti ai campioni della specialità e, soprattutto, davanti al pubblico che lo ha acclamato come sempre. Una boccata d’ossigeno salutare in vista dei test di Jerez, i primi in sella alla M1 gommata Bridgestone. La clausola contrattuale che vincolava Yamaha a Michelin sino alla fine di novembre non è stata fatta valere dai gommisti, galanteria che ha permesso a Valentino di confrontarsi con gli avversari del 2008 in questa sorta di incontro pre-campionato. Va comunque precisato che Michelin non ha digerito affatto la rottura “imposta” da Rossi, e ha reagito. Il campione di Tavullia accusava Bibendum di aver chiuso il rubinetto degli investimenti e della ricerca? Bene, Michelin ha aumentato di oltre il 30 % il budget previsto per il 2008. E si badi che i francesi hanno permesso alla casa di Iwata di testare da subito le gomme nipponiche non per nobiltà d’animo, ma per quieto vivere: restano pur sempre fornitori dell’altro pilota Yamaha in Motogp, Jorge Lorenzo. Sta di fatto che l’era Yamaha-Bridgestone è iniziata e il primo giorno di test in Spagna ribadisce quanto già sapevamo: il pilota più veloce in sella alla M1 risponde sempre al nome di Valentino Rossi. Al primo posto troviamo il solito Casey Stoner su Ducati GP8. Il campione del mondo della Ducati ha ottenuto il tempo piu' veloce in 1'40"221. Dietro a Stoner la Honda di Dani Pedrosa (1'40"355) e le Yamaha di Valentino Rossi (1'40"514) e Colin Edwards (1'40"790). Quinto e sesto tempo per le Honda di Nicky Hayden e Alex De Angelis (ottimo il suo esordio quindi), seguite da Jorge Lorenzo con la Yamaha. Attardato Marco Melandri, solo dodicesimo sulla Desmosedici GP8 Ducati, davanti ad Andrea Dovizioso su Honda. Buon undicesimo il campione Superbike James Toseland su Yamaha. Le qualifiche ufficiose del Motomondiale 2008 sono di fatto iniziate. I TEMPI (tra parentesi i giri percorsi): 1. Stoner (Ducati) 1'40.221 (35 giri) 2. Pedrosa (Honda) 1'40.355 (50) 3. Rossi (Yamaha) 1'40.514 (49) 4. Edwards (Yamaha) 1'40.790 (38) 5. Hayden (Honda) 1'40.923 (53) 6. De Angelis (Honda) 1'41.111 (49) 7. Lorenzo (Yamaha) 1'41.230 (79) 8. Nakano (Honda) 1'41.277 (55) 9. De Puniet (Honda) 1'41.313 (66) 10. Hopkins (Kawasaki) 1'41.414 (41) 11. Toseland (Yamaha) 1'41.776 (58) 12. Melandri (Ducati Marlboro Team) 1'41.889 (62) 13. Dovizioso (Honda) 1'42.033 (49) 14. Canepa (Ducati) 1'42.666 (50) 15. Okada (Honda) 1'43.051 (34) 16. West (Kawasaki) 1'43.576 (60); 17. Ito (Ducati) 1'44.530 (45); 1 18. Guareschi (Ducati) 1'44.588 (42). Andrea Perfetti

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