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ASSEN – Non riesce a guidarla, c’è poco da fare. Ma forse era sbagliato aspettarsi qualcosa di diverso, perché comunque c’è bisogno di tempo per metterla a posto. Certo è che se Valentino Rossi ha avvallato l’azzardo di anticipare di molti mesi il debutto della GP11.1, significa che era convinto di ottenere – da subito – risultati migliori rispetto alla GP11. Inevitabile, quindi, che Valentino sia piuttosto deluso, come poche volte lo si era visto nella sua carriera.
“Stamattina non eravamo lontanissimi (quinto a 1”098, nda), ma nel pomeriggio siamo andati piuttosto male. Come spesso ci è successo quest’anno in qualifica, abbiamo fatto degli interventi che però non hanno portato miglioramenti e abbiamo perso posizioni. Sicuramente dopo il buon secondo posto di ieri ci aspettavamo un risultato migliore: la realtà è che non abbiamo ancora capito bene come mettere a posto e come va guidata questa moto. Non riesco a entrare in curva come vorrei e, come era successo a Silverstone, non riusciamo a mettere in temperatura le gomme e questo amplifica tutti i problemi. E’ chiaro poi che non è facile mettere a punto una moto differente con così poco tempo a disposizione e vanno fatte delle modifiche per essere più veloci”.
Qual è il vero problema?
“La parte posteriore non è male, la moto è più stabile in accelerazione, si muove meno della GP11, mentre siamo in difficoltà con il davanti: non riesco a entrare in curva come dovrei”.
Per fare il tuo miglior tempo hai dovuto utilizzare la morbida anteriore: è preoccupante, anche in considerazione della gara.
“Sì, purtroppo non riesco a far entrare in temperatura la gomma dura, che solitamente uso sempre, mentre adesso non riesco a fermarmi. Tra tutti i piloti sono stato l’unico a utilizzare la morbida anteriore: ho dovuto montarla per recuperare qualche posizione sullo schieramento. Ma in caso di asciutto, non sarà possibile utilizzarla in gara”.
Sei deluso?
“Sì, sono piuttosto deluso, pensavamo di essere più vicini, perché sia a Jerez sia al Mugello con la GP12 riuscivo a guidare e a divertirmi. Adesso c’è poco da aggiungere: domani, nel warm up, proveremo qualcosa di grande, cercando magari di intervenire sul bilanciamento dei pesi e sulle misure, per avere più feeling. Perché se ho più più feeling riesco ad andare molto più forte e, di conseguenza, far entrare in temperatura le gomme. Scegliendo di correre con la GP11.1 sapevamo di correre dei rischi, ma era giusto farlo, anche per accelerare la risoluzione dei problemi”.