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ASSEN – Il sogno di vincere la sfida con la Ducati sta definitivamente svanendo, affossato da difficoltà tecniche apparentemente insormontabili. «La mia prima opzione è rimanere qui e rendere competitiva la Desmosedici» continua a ripetere Valentino Rossi, ma la realtà sembra molto differente: nel 2013 il nove volte iridato sarà probabilmente in sella a una Yamaha M1 ufficiale, a fianco di Jorge Lorenzo.
Illazioni giornalistiche? Per il momento sì, non c’è nulla di ufficiale, ma tutti gli indizi portano al clamoroso ritorno di Rossi alla Casa con la quale ha vinto più GP nella massima cilindrata. Ne sono convinti anche a Borgo Panigale, che stanno cercando un’alternativa per il 2013: non è un segreto che piace Cal Crutchlow (anche da affiancare a Rossi, non solo come sostituto) e si sta valutando se continuare con Nicky Hayden.
Valentino, invece, pensa solo alla Yamaha: all’inizio, l’idea era quella di creare un nuovo team VR46 con una M1 sicuramente ufficiale nella sostanza, magari non nella “forma”. Adesso, però, la situazione si è ulteriormente evoluta e i soldi portati in dote da Rossi aprirebbero addirittura le porte della squadra ufficiale, anche se ci sarebbero ancora alcuni ostacoli da superare. Il primo, il più grande, è la resistenza di Lin Jarvis, numero uno di Yamaha corse che non ama – non ha mai amato – Valentino e sta facendo di tutto per continuare con Ben Spies, anche per le pressioni dell’importante filiale americana. Jarvis, però, è praticamente l’unico all’interno di Yamaha “contro” Rossi e la possibilità di avere uno sponsor vero, che garantisce una certa tranquillità economica al team giapponese, ha ammorbidito decisamente la posizione del manager.
Del resto, anche Carmelo Ezpeleta, numero uno del motomondiale, in settimana aveva annunciato in una intervista: «Nel 2013 Rossi avrà sicuramente una moto competitiva» per poi aggiungere, forse consapevole di averla detta troppo grossa, «che potrebbe anche essere una Ducati». Un’affermazione che Valentino aveva liquidato con una battuta: «Si vede che Ezpeleta ne sa più di me»: non poteva dire altro.
Con Valentino Rossi in Yamaha, con la HRC praticamente fatta con Dani Pedrosa e Marc Marquez, rimarrebbe da sistemare il team Ducati, orientato, come detto, a ingaggiare Crutchlow, con il secondo pilota ancora da decidere, mentre per Andrea Dovizioso rimarrebbe forse solo il posto nel team Tech3, perché le prestazioni di Alvaro Bautista porterebbero a una riconferma del pilota spagnolo.