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In un momento nel quale alcuni piloti hanno preferito restare nella loro “comfort zone” rifiutando la possibilità di passare al mondiale Superbike, c’è chi invece accetta le sfide e non si lascia sfuggire l’occasione di confrontarsi con i migliori al mondo. E’ il caso di Luca Vitali, nato a Rimini nel 1992 e figlio d’arte, in quanto il padre Maurizio ha corso nel mondiale 125 e 250. Dopo aver lasciato il calcio, Luca ha iniziato nel Trofeo Aprilia per poi passare alla minima cilindrata a due tempi fino al 2010, quando è passato alle quattro tempi correndo nell’Europeo Superstock, prima 600 e poi 1000. Dal 2017 è uno dei protagonisti del Campionato Italiano Velocità Superbike, e lo scorso anno con la Honda della Scuderia Improve di Firenze ha ottenuto la terza posizione finale, con una vittoria e 5 podi.
Quando hai saputo che avresti corso nel round del mondiale Superbike a Misano?
Martedì sera Tommaso Noccioli, capotecnico del Team Orelac Racing Movisio, mi ha mandato un messaggio. Quando l’ho chiamato mi ha proposto di correre a Misano con la sua squadra. La sua proposta mi ha fatto molto piacere, ma non ho accettato subito. Ci ho pensato un po'.
Come mai?
Ovviamente l’idea mi allettava, ma so che il livello in Superbike è altissimo e quindi ho pensato che mi sarei potuto trovare a disagio, visto che non conosco il team e la moto, e che in queste condizioni forse non mi sarei nemmeno potuto divertire.
Ma poi hai cambiato idea.
Ho accettato quando ho capito che sarebbe stato comunque interessante confrontarmi con i migliori piloti al mondo delle derivate, e che avrei potuto fare un’esperienza che non so quando mi potrà ricapitare.
E poi cosa hai da perdere?
Esatto. Voglio solo divertirmi. Per farlo so che devo dare il massimo, ma sarà comunque bellissimo correre al fianco di campioni dai quali si può solo imparare. Il team non mi mette nessuna pressione e sono quindi nella condizione ideale per fare una bellissima esperienza e godermi questo weekend.
Obiettivi?
Il sogno sarebbe quello di andare a punti, ma so che sarà difficilissimo. Più che la posizione guarderò il cronometro, e mi piacerebbe girare in 1’34. La mia gara nella gara sarà quella con gli altri privati Kawasaki.
Come è stato il tuo inizio di stagione nel CIV?
Io penso che il livello del CIV, per quanto riguarda i primi 5 o 6, sia molto alto. Ho iniziato bene. A Misano ho lottato per il podio in Gara1 e sono arrivato secondo in Gara2. Al Mugello sabato penso di aver trovato una gomma difettosa, mentre la domenica ho chiuso quarto. Sono terzo in campionato e quindi sono abbastanza soddisfatto.