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“La moto era competitiva anche nelle ultime due gare e a me piacevano anche le ultime due piste, però non sono arrivato alla fine. Qui l’obiettivo è arrivare in fondo, il più avanti possibile, ma in fondo!”.
A Jerez e all’Estoril sei caduto perché eri nervoso?
“No, sono scivolato perché ho fatto due piccoli errori, non perché ero agitato e non capivo più niente. Ho capito dove ho sbagliato e cercherò di non commettere gli stessi errori. Poi, come sempre, proverò a salire sul podio”.
Nel pomeriggio sei migliorato di quasi un secondo rispetto al turno del mattino: a cosa è dovuto questo salto in avanti?
“Un po’ alla messa a punto, ma, soprattutto, questa mattina ho utilizzato la gomma morbida sia davanti sia dietro, ma quella anteriore per me è troppo morbida e non riesco a guidare bene. Ma dobbiamo comunque usarla, perché altrimenti le dure non ci bastano per fare la gara. Nel pomeriggio abbiamo fatto qualche piccolo aggiustamento e abbiamo fatto un passo in avanti”.
Dove devi ancora migliorare?
“Un pelo dappertutto. Dobbiamo sistemarci un po’ con i consumi e faccio ancora un po’ fatica in frenata, soprattutto quando devo inserire la moto: mi sento un po’ al limite con il davanti e bisogna cercare di avere un po’ più di fiducia in quella fase”.
Ma questa è una pista critica per i consumi?
“Non più di tanto, ma le previsioni dicono che diventerà più freddo e, di conseguenza, si consumerà di più: dobbiamo stare dalla parte del sicuro…”.
Le cadute di Jerez ed Estoril condizioneranno la tua condotta in gara?
“Direi di no. E’ chiaro che se vedo la possibilità di fare secondo invece di terzo, o primo invece di secondo ci proverò, ma l’obiettivo è arrivare fino al traguardo”.