Come sarebbe andata la prima gara della stagione? Bernardelle ha una visione originale e avrebbe puntato sulla Suzuki, poi la sorpresa Aprilia e sul podio anche la Yamaha. Ma c’è di più, la MotoGP ha bisogno di interventi urgenti: ecco la nostra ricetta
17 aprile 2020
Dai test di pre-stagione era uscita una Suzuki sempre più consistente, poi l’Aprilia rivelazione e quindi la Yamaha, equilibrata e con ottimi piloti. Ducati e Honda? Secondo l’Ing pagherebbero l’adattamento alle nuove Michelin. KTM al sesto posto. Sulla classifica virtuale di Giulio si può discutere, naturalmente, e Zam non si tira indietro.
E poi il nostro “cartello” per poter riprendere il campionato. Non parliamo di calendari possibili o impossibili, né di porte aperte e porte chiuse, questo è l’arduo compito di Dorna, ma di come andare oltre per risolvere i problemi contingenti.
Questi i punti:
- Contributo ai team titolari nelle varie classi:
Dorna deve aumentare i finanziamenti ai team, arrivando a coprire fino al 50% del budget medio. Vanno definiti dei parametri di costo per poter calcolare il budget medio per le tre classi
- Spazi per gli sponsor portati da Dorna sulle carenature delle moto:
a fronte del contributo, Dorna deve poter esporre i marchi di sponsor di prestigio su spazi definiti, e permettere la ricerca degli altri sponsor dei team.
- Blocco dello sviluppo tecnico delle moto:
dopo avere già stabilito che i motori non possono più essere evoluti fino a tutto il 2021, va rivisto il numero massimo di motori disponibili per ogni pilota.
- Revisione dei regolamenti MotoGP e SBK:
Dorna deve favorire l’interesse delle Case e per fare questo deve rivedere i regolamenti tecnici MotoGP e SBK. Per ottenere che la MotoGP torni a coprire il ruolo di classe destinata ai prototipi, che devono essere realizzati con più licenze tecniche e quindi con costi più bassi; e che la SBK sia davvero la classe delle derivate dalla serie, con una possibilità di elaborazione molto limitata per le moto.