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Spunti, considerazioni, domande dopo il GP della Comunità Valenciana.
Quali sono state le chiavi del GP?
1) La bandiera rossa. Esposta al 14° giro, dopo la segnalazione dei piloti, come d’accordo dopo la Safety Commission, la bandiera rossa ha cambiato la gara: Rossi in quel momento era nettamente il più veloce e ha perso tutto il vantaggio. Non solo: la bandiera rossa ha permesso, per esempio, a Dovizioso di cambiare gomme e a Pol Espargaró di ripartire con la moto a posto dopo la caduta al settimo giro in Gara-1. E’ stato decisamente l’episodio chiave;
2) La extra gomma di Dovizioso. Andrea è stato l’unico a poter sostituire la gomma posteriore con una nuova, sempre soffice, ma nuova: un vantaggio fondamentale, così come quello di poter sostituire la media anteriore con una soffice, più efficace;
3) La scelta di Márquez. Marc era quello con il passo migliore, ma sulla griglia di partenza ha deciso di montare la media al posteriore invece della soffice, nonostante il suo team non fosse d’accordo. Tante volte Márquez ha fatto la differenza azzeccando la strategia, questa volta l’ha sbagliata: è stato un episodio chiave, perché, di fatto, ha tolto subito dalla gara il maggior pretendente alla vittoria. La caduta è una conseguenza di questa scelta;
4) Le cadute. Sono finiti a terra: Bautista, Viñales , Petrucci, Márquez, Iannone, A.Márquez, Miller, Morbidelli e Luthi. Inevitabilmente, è questa è una chiave del GP.
E’ stato giusto fermare la gara con la bandiera rossa? Andava fermata prima?
Sì, è stato giusto fermare la gara. Per quanto riguarda il momento scelto, si è scoperto, dopo la fine del GP, che c’era un accordo tra la “Race Direction” e la Safety Commission: i piloti avevano la possibilità di segnalare – a gesti – se le condizioni della pista fossero state troppo pericolose. Così è stato fatto.
Cosa ha detto Jorge Lorenzo dopo la gara?
Lorenzo: «C’erano piloti che erano più disposti a cadere. Potevo essere abbastanza competitivo con l’asciutto, ma con il bagnato ero in difficoltà. Non ero a posto fisicamente, non avevo la possibilità di cadere un’altra volta: c’era la volontà di fare bene, ma istintivamente la mia mano destra faceva così (mima la chiusura del gas, NDA). Sono solo alla quarta settimana dopo l’infortunio: l’aspetto positivo è che ogni giorno la mano migliora, domani starò meglio e ancora di più martedì. Sicuramente non sarò al 100%, ma penso che potrò capire abbastanza della nuova moto. Ringrazio la Ducati per la fiducia che ha avuto in me tre anni fa: adesso mi aspetta una nuova avventura, una sfida molto importante, nella quale io credo tanto. Bisogna sfruttare l’entusiasmo di iniziare da capo».
Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato).
Gara-1:
Rins 1’41”972 (4); Petrucci 1’42”009 (5); Márquez 1’42”158 (4); Dovizioso 1’42”354 (3); Rossi1’42"467 (5); Miller 1’42”557 (3); P.Espargaró 1’42”578 (4); Iannone 1’42”722 (4);
Gara-2:
Dovizioso 1’41”863 (6); Rossi 1’41”864 (6); Pirro 1’42”081 (14); Rins 1’42”233 (6); P.Espargaró 1’42”501 (11); Pedrosa 1’42”901 (12); Bautista 1’43”889 (7); Smith 1’43”997 (7); Zarco 1’44”042.
Il confronto Dovizioso/Rossi negli ultimi giri di Gara-1:
8 giro: Dovizioso 1’44”135, Rossi 1’43”589;
9 giro: 1’44”336/1’43"866;
10 giro: 1’44”055/1’43”101;
11 giro: 1’43”929/1’42”202;
12 giro: 1’44”417/1’43”498;
13 giro: 1’44”255/1’44”073
Le tre più belle frasi del GP
3) Can Oncu: “Tutti mi facevano segno di andare più piano, ma a me non sembrava di prendere alcun rischio”;
2) Dovizioso: “Di Lorenzo mi mancherà la possibilità che ho avuto di studiare i suoi dati quando è stato più veloce di me”;
1) Pol Espargaró: “L’ultimo giro mi è sembrato lungo come una giornata intera di test in Malesia con 40 °C”.