Spunti, considerazioni e domande dopo il GP di Francia 2018

Spunti, considerazioni e domande dopo il GP di Francia 2018
Quali sono state le chiavi del GP? Cosa ha detto Zarco dopo la caduta? Perché Vinales è andato così male?
20 maggio 2018

Spunti, considerazioni, domande dopo il GP di Francia.


Quali sono state le chiavi del GP?

1) Il quinto giro. Dopo aver superato Jorge Lorenzo alla frenata della prima variate, Andrea Dovizioso è arrivato leggermente largo alla curva sei, perdendo il controllo della sua Ducati. E’ stato senza dubbio il momento decisivo del GP di Francia: il Dovi avrebbe vinto;


2) L’ottavo giro. Superato da Marquez alla fine del settimo giro, Zarco si è riportato al secondo posto all’inizio dell’ottavo e preso dalla frenesia di attaccare subito Lorenzo, ha commesso un errore alla curva 8. Zarco, probabilmente, non sarebbe riuscito a vincere, ma è stato un altro momento chiave del GP;


3) La tranquillità di Petrucci. Nonostante Danilo avesse quasi “l’obbligo” di fare una bella gara, è stato bravissimo a rimanere calmo e a sfruttare l’occasione favorevole. Non ha sbagliato nulla;


4) La velocità di Marquez. Sicuramente la caduta di Dovizioso gli ha facilitato il compito, ma la sua competitività è fuori discussione: è determinato a provare a vincerle tutte.


Cosa ha detto Zarco dopo la caduta?

Zarco: «Sono stato troppo impulsivo. Devo imparare da quello che è successo oggi: avrei dovuto aspettare che la moto diventasse più leggera con il consumo della benzina. Questo è quello che succede quando devi pilotare al 110%: non ero troppo lucido. Quando mi ha passato Marquez, ho voluto subito ripassarlo, perché temevo che arrivassero altri piloti. E’ davvero un peccato cadere davanti a tutta questa gente che gridava il mio nome».


Perché Vinales è andato così male?

Al termine del GP, Maverick era furente. «Non so spiegarmi cosa stia succedendo, ma, evidentemente, si lavora male nella mia parte del box: è necessario cambiare qualcosa, perché sono l’unico pilota Yamaha a non essere competitivo. Sono arrivato a 23 secondi dal vincitore, così non possiamo più andare avanti».


Come si spiega il calo di Lorenzo, in testa per nove giri, e poi solo sesto al traguardo a 10”355 da Marquez e a 8” dalla prima Ducati?

Risponde Lorenzo: «Andare in testa è la tattica giusta, non cambio il mio modo di correre. Ma per sfruttare questa moto bisogna spendere troppa energia e dopo cinque giri non avevo più la mente fredda e lucida per continuare a spingere. La Ducati mi deve credere, anche se so che adesso è complicato che lo faccia».


Perché la Suzuki è scomparsa in gara?

La caduta al primo giro di Andrea Iannone ha di fatto tolto l’unico pilota in grado di essere competitivo, perché qui Alex Rins ha faticato moltissimo: non aveva mai corso a Le Mans con la MotoGP.


Perché Aleix Espargaro è calato nel finale, facendosi superare anche da un Cal Crutchlow al 50% della forma fisica per le conseguenze della bruttissima caduta di sabato?

Il pilota dell’Aprilia si è lamentato per il “chattering” e ha dovuto calare il ritmo.


Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato).

Marquez 1’32”312 (17); Rossi 1’32”383 (18); Miller 1’32”390 (17); Petrucci 1’32”415 (18); Pedrosa 1’32”666 (26); Dovizioso 1’32”688 (4); Zarco 1’32”783 (4); Lorenzo 1’32”823 (4); Vinales 1’32”871 (25); Crutchlow 1’32”921 (20); A.Espargaro 1’33”168 (23).


Le tre più belle frasi del GP

3) Petrucci: «Dall’Igna dice che merito una moto ufficiale? Lo penso anch’io»

2) Petrucci. «Dovizioso dice che io e Miller abbiamo più possibilità di Lorenzo per la Ducati 2019? Ha ragione, perché costiamo meno…».

1) Dovizioso: «Il mio è stato un errore inaccettabile, non da Dovizioso. Ci può stare di cadere quando sei “impiccato”, ma non quando hai la situazione in pugno e non stati forzando. Chiedo scusa alla Ducati: hanno lavorato alla grande».

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