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Spunti, considerazioni, domande dopo il GP di Francia.
Quali sono state le chiavi del GP?
1) Il quinto giro. Dopo aver superato Jorge Lorenzo alla frenata della prima variate, Andrea Dovizioso è arrivato leggermente largo alla curva sei, perdendo il controllo della sua Ducati. E’ stato senza dubbio il momento decisivo del GP di Francia: il Dovi avrebbe vinto;
2) L’ottavo giro. Superato da Marquez alla fine del settimo giro, Zarco si è riportato al secondo posto all’inizio dell’ottavo e preso dalla frenesia di attaccare subito Lorenzo, ha commesso un errore alla curva 8. Zarco, probabilmente, non sarebbe riuscito a vincere, ma è stato un altro momento chiave del GP;
3) La tranquillità di Petrucci. Nonostante Danilo avesse quasi “l’obbligo” di fare una bella gara, è stato bravissimo a rimanere calmo e a sfruttare l’occasione favorevole. Non ha sbagliato nulla;
4) La velocità di Marquez. Sicuramente la caduta di Dovizioso gli ha facilitato il compito, ma la sua competitività è fuori discussione: è determinato a provare a vincerle tutte.
Cosa ha detto Zarco dopo la caduta?
Zarco: «Sono stato troppo impulsivo. Devo imparare da quello che è successo oggi: avrei dovuto aspettare che la moto diventasse più leggera con il consumo della benzina. Questo è quello che succede quando devi pilotare al 110%: non ero troppo lucido. Quando mi ha passato Marquez, ho voluto subito ripassarlo, perché temevo che arrivassero altri piloti. E’ davvero un peccato cadere davanti a tutta questa gente che gridava il mio nome».
Perché Vinales è andato così male?
Al termine del GP, Maverick era furente. «Non so spiegarmi cosa stia succedendo, ma, evidentemente, si lavora male nella mia parte del box: è necessario cambiare qualcosa, perché sono l’unico pilota Yamaha a non essere competitivo. Sono arrivato a 23 secondi dal vincitore, così non possiamo più andare avanti».
Come si spiega il calo di Lorenzo, in testa per nove giri, e poi solo sesto al traguardo a 10”355 da Marquez e a 8” dalla prima Ducati?
Risponde Lorenzo: «Andare in testa è la tattica giusta, non cambio il mio modo di correre. Ma per sfruttare questa moto bisogna spendere troppa energia e dopo cinque giri non avevo più la mente fredda e lucida per continuare a spingere. La Ducati mi deve credere, anche se so che adesso è complicato che lo faccia».
Perché la Suzuki è scomparsa in gara?
La caduta al primo giro di Andrea Iannone ha di fatto tolto l’unico pilota in grado di essere competitivo, perché qui Alex Rins ha faticato moltissimo: non aveva mai corso a Le Mans con la MotoGP.
Perché Aleix Espargaro è calato nel finale, facendosi superare anche da un Cal Crutchlow al 50% della forma fisica per le conseguenze della bruttissima caduta di sabato?
Il pilota dell’Aprilia si è lamentato per il “chattering” e ha dovuto calare il ritmo.
Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato).
Marquez 1’32”312 (17); Rossi 1’32”383 (18); Miller 1’32”390 (17); Petrucci 1’32”415 (18); Pedrosa 1’32”666 (26); Dovizioso 1’32”688 (4); Zarco 1’32”783 (4); Lorenzo 1’32”823 (4); Vinales 1’32”871 (25); Crutchlow 1’32”921 (20); A.Espargaro 1’33”168 (23).
Le tre più belle frasi del GP
3) Petrucci: «Dall’Igna dice che merito una moto ufficiale? Lo penso anch’io»
2) Petrucci. «Dovizioso dice che io e Miller abbiamo più possibilità di Lorenzo per la Ducati 2019? Ha ragione, perché costiamo meno…».
1) Dovizioso: «Il mio è stato un errore inaccettabile, non da Dovizioso. Ci può stare di cadere quando sei “impiccato”, ma non quando hai la situazione in pugno e non stati forzando. Chiedo scusa alla Ducati: hanno lavorato alla grande».