Stefan Bradl su Jorge Lorenzo: “La vita del collaudatore è tutt’altro che facile”

Stefan Bradl su Jorge Lorenzo: “La vita del collaudatore è tutt’altro che facile”
Il tedesco della Honda ha risposto anche ad alcune domande sul cinque volte campione del mondo, indicando nella scarsa preparazione fisica la causa delle difficoltà avute dal maiorchino a Portimão
2 dicembre 2020

“Fare il collaudatore non è semplice, perché bisogna lavorare su se stessi e tenersi in forma esattamente come un pilota titolare, ma senza avere il continuo riscontro della pista e la cadenza fissa degli appuntamenti con i Gran Premi” – Lo ha detto Stefan Bradl in una intervista rilasciata nelle ultime ore, in cui, oltre a tracciare un bilancio della sua stagione e ad illustrare le prospettive per il futuro, ha anche risposto ad alcune domande su Jorge Lorenzo e, più in generale, sul ruolo di tester. “E’ stato evidente – ha detto Bradl – che Jorge Lorenzo non era in forma a Portimão. Ho letto che non aveva in programma quei test e, quindi, probabilmente non s’è fatto trovare pronto. Chi vince cinque mondiali, comunque, non perde velocità così rapidamente, è stata solo una questione di mente e corpo non allenati”.

Contrariamente alle durissime parole pronunciate nei confronti del maiorchino nel 2019, quando il 99 guidava la Honda del team Ufficiale (Lorenzo è preoccupante, sembra non sappia neanche da dove cominciare). L’atteggiamento di Bradl è questa volta decisamente più assolutorio. “È ovvio che non fosse in buona forma nei test di Portimão, ma non so da quanti mesi non guidava la moto. È importante allenarsi in questo sport, non puoi correre senza allenamento. Non discuto un cinque volte campione del mondo, perché è chiaro che sia ben capace di guidare. Però forse la sua motivazione come collaudatore non è così grande come in passato. Non so cosa vorrà fare in futuro, se godersi la vita o stare ancora a contatto col paddock. Toccherà a lui decidere, e se vorrà fare il tester deve sapere di non poter rinunciare all’allenamento, perché un collaudatore deve essere sempre pronto, pur avendo meno occasioni e meno motivazioni”.

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