Stoner, conclusi i test con HRC a Sepang

Stoner, conclusi i test con HRC a Sepang
Tre giorni di test a Sepang per aiutare il team nello sviluppo della moto 2015. Qualche uscita anche con la CBR della 8 Ore di Suzuka
1 febbraio 2015

Punti chiave

Il due volte iridato Casey Stoner, forse il pilota più rimpianto degli ultimi anni anche e soprattutto per il suo improvvisto (e prematuro) ritiro, ha portato a termine tre giorni di test a Sepang con Honda. Il team, messo insieme per lo scopo specifico ricostruendo buona parte della sua vecchia squadra, ha lavorato per tutte e tre le giornate – da giovedì a sabato – portando a termine il programma di prove nonostante i tipici scrosci di pioggia abbiano interrotto i test praticamente tutti i giorni.

Stoner ha lavorato sia sulla moto 2014 che sulla 2015, confrontando telai ed analizzando varianti dell’unità più recente. Sotto esame anche nuovi freni Brembo, oltre a diverse altre componenti.

«In generale un test positivo, abbiamo fatto un sacco di cose!» ha commentato Stoner. «Nella prima giornata abbiamo lavorato sull’assetto di base, provando alcuni dettagli prima che la pioggia ci costringesse ad interrompere i test. Nella seconda giornata ho lavorato in un confronto diretto fra la moto 2014 e la 2015, provando anche diverse varianti del telaio. Brembo ha portato delle nuove pinze in alluminio, e Honda mi ha fatto provare altri particolari che siamo riusciti a valutare prima che arrivasse nuovamente la pioggia. Nell’ultima giornata abbiamo confrontato le valutazioni di ieri, provando alcuni pacchetti elettronici ed alcune novità di sospensioni».

La squadra ha approfittato dell’occasione per provare con Casey anche l’allestimento 2015 della CBR1000RR per la 8 Ore di Suzuka nell’ultima giornata di test. Non fosse che Stoner ha sempre storto il naso davanti a moto che non fossero prototipi puri ci sarebbe da sperare di vedere un dream team con lui, Van Der Mark e Takahashi alla 8 ore 2015…

«Guidare la CBR è stata un’esperienza molto diversa – non avevo mai guidato una moto di queste. Il cambio, la posizione di guida, l’erogazione, il peso e quant’altro sono molto diversi, l’ho trovata un po’ difficile e mi ci sono dovuto abituare. Dopo alcune uscite ho capito meglio la moto e ho potuto offrire il mio feedback. In generale mi sono divertito molto, soprattutto da quando ho capito il sistema giusto per farla derapare!»

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