Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
SEPANG – La pioggia prevista e annunciata non si è vista e così la prima giornata di prove del 2011 si è effettuata in modo regolare, con i piloti che hanno potuto sfruttare al meglio le otto ore a disposizione. Come a Valencia, il più veloce finché è rimasto in pista è stato Jorge Lorenzo (2’01”977), per poi essere battuto nel finale da Casey Stoner (2’01”574), perfettamente a suo agio sulla RC211V anche su questa pista.
“E’ solo il primo giorno, la prenderà con calma” diceva a metà giornata Bruno Leoni, suo capotecnico, poi smentito dal suo pilota, che ha messo insieme ben 52 giri, tutti naturalmente di ottimo passo.
Il primo verdetto è che la Honda sembra molto competitiva (il collaudatore Akiyoshi ha chiuso 11esimo a solo 1”6 da Stoner) con Dani Pedrosa terzo (2’02”024), un ottimo Marco Simoncelli quarto (2’02”295), Hiroshi Aoyama settimo (2’02”483), con Andrea Dovizioso solo ottavo (2’02”507).
Bene Ben Spies, quinto (2’02”332), ma secondo finché è rimasto in pista, e positiva anche la giornata di Alvaro Bautista con la Suzuki, sesto in 2’02”422.
In difficoltà la Ducati: il migliore sulla Desmosedici è stato Randy De Puniet (decimo in 2’03”152), poi c’è Valentino Rossi (12esimo, 2’03”365), Nicky Hayden (13esimo 2’03”508), Loris Capirossi (14esimo 2’03”695) e via via tutti gli altri.
Una notazione: al penultimo e all’ultimo posto ci sono Toni Elias (2’04”238) e Karel Abraham (2’04”470): come dire che la Moto2 non è proprio così formativa come sostiene chi l’ha imposta a tutti i costi.
FORCELLA OHLINS
Tutti i team utilizzano la forcella Ohlins 2011, distinguibile dalle altre per il serbatoio esterno corto. Fa eccezione la Honda: Pedrosa, Stoner e il collaudatore Akiyoshi montavano la versione 2010 (serbatoio orizzontale e perpendicolare allo stelo della forcella, anziché verticale e parallelo della nuova unità).
SQUADRONE HRC
Schierare tre piloti ufficiali significa un impegno logistico impressionante: durante la stagione, per ogni GP, la HRC sposterà più di 50 persone (dovrebbero essere 54), che, con diversi ruoli, seguiranno Stoner, Dovizioso e Pedrosa.
SUZUKI
Il collaudatore Nobuatsu Aoki, che qui si è occupato dello shake down, dice che la RSV “Non è stata rivoluzionata, ma migliorata in moltissimi, piccoli particolari, che tutti insieme fanno una moto più competitiva”.
Paul Denning, team manager Suzuki, ha confermato che “per il primo giorno, Alvaro Bautista ha chiesto soprattutto di riprendere confidenza con la moto e i veri test inizieranno domani. Qui abbiamo due telai differenti, un motore con specifiche 2011, che sembra avere più potenza, oltre ai tradizionali sviluppi elettronici. Non c’è niente di rivoluzionario, ma la Suzuki ha provato ad affinare il modello 2010”.
TEAM GRESINI
Moto differenti all’interno del team Gresini. L’”ufficiale” Marco Simoncelli ha a disposizione due RC211V in configurazione 2011, con una sola, piccola differenza: una moto ha le pinze freni anteriori 2010 (che Marco ha utilizzato fino alla pausa pranzo), un’altra le pinze 2011 (utilizzata nella seconda parte della giornata). Per il “cliente” Hiroshi Aoyama la RC211V del 2010, quella, per intenderci, utilizzata da Andrea Dovizioso nell’ultima gara di Valencia.
SHAKE DOWN
Ormai è una prassi consolidata: prima che il pilota scenda in pista, un collaudatore effettua il cosìdetto “shake down”, ovvero qualche giro per verifica che sia quasi tutto a posto. In Casa Ducati è toccato a Franco Battaini, che si è “sciroppato” lo shake down di otto moto, per un totale di 16 giri.
VENTI IN PISTA
Venti piloti (senza contare Battaini) sono scesi in pista nella prima giornata di test: oltre ai 17 che disputeranno l’intero campionato, due collaudatori Yamaha e uno Honda.
CADUTE
Una sola caduta nella prima giornata di test, quella di Ben Spies nei primissimi minuti della giornata.