Stress? Super dischi per il GP di Sepang

Stress? Super dischi per il GP di Sepang
La pista malese sulla quale si corre domenica il GP è particolarmente severa per gli impianti frenanti, per il numero delle staccate e per la temperatura esterna. Per questo ci sono dischi ventilati e maggiorati
20 ottobre 2022

Dopo due anni di annullamento causa pandemia, questo fine settimana la MotoGP torna a correre sulla pista malese di Sepang. E' il penultimo GP della stagione e anche quest'anno, come nel 2020, piloti e team hanno svolto qui i test precampionato a febbraio.

Stando all'esperienza dei tecnici Brembo, che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti della MotoGP, Sepang è tra i circuiti impegnativi per i freni. Nella classica scala da uno a sei l'indice di difficoltà è cinque a causa delle temperature critiche: sia per il clima tropicale e sia per l’elevato numero di frenate e la loro durata.

Per ovviare a questo problema da quest’anno è stato introdotto un disco ventilato in carbonio da 355 mm per la coppia anteriore che aumenta lo scambio termico e quindi migliora il raffreddamento del disco stesso.

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Va ricordato che Brembo mette a disposizione dei Team una dozzina di dischi dedicati alle MotoGP​. Ogni pilota può scegliere tra sei geometrie di disco e per ciascuna sono disponibili due diverse mescole di carbonio.
Per quelli da 320 mm e 340 mm sono presenti le geometrie High Mass (a fascia frenante alta) e Standard Mass.

Il disco da 355 mm esiste invece solo nella versione High Mass finned, ossia alettata. Questo perché realizzare un disco da 355 con fascia frenante standard non avrebbe avuto senso perché ne avrebbe ridotto i punti di forza. Il disco finned è disponibile anche da 340 mm High Mass e anch’esso è destinato ai circuiti più impegnativi per l’impianto frenante.

Ma veniamo a Sepang. Qui le le MotoGP usano freni 11 volte al giro per un totale di 38”, equivalenti al 32% dell’intero GP.
I 38” secondi sono inferiori solo ai 40 di Losail che però vede l'utilizzo dei freni 13 volte al giro. A Sepang sono presenti quattro staccate da almeno 4” e un paio di queste da oltre 5”. All’ultima curva, da cui si arriva dopo una curva veloce e un lungo rettilineo, servono 5,7” per perdere 255 km/h di velocità in soli 258 metri.

Le decelerazioni non scendono mai sotto i 1,5 g in quattro punti della pista. Compresa la curva 9, per la quale i piloti devono esercitare un carico di 5 kg sulla leva del freno anteriore. Sommando tutte le forze esercitate su quel comando dalla partenza alla bandiera a scacchi si superano i 770 kg, un valore però non esagerato se rapportato ai 1.200 kg del GP San Marino.

Delle undici frenate del giro di pista, quattro sono considerate altamente impegnative per i freni, una di media difficoltà e sei sono considerate leggere.

La curva più impegnativa è la Pangkor Laut, la 1. Qui le MotoGP arrivano a 323 km/h e dopo 6” di staccata (nella quale percorrono 264 metri) entrano in curva a 72 km/h. La decelerazione ariva a 1,5 g, il carico sulla leva del freno è di 5,7 kg mentre il liquido freante raggiunge l pressione di 12,3 bar.