Suzuki MotoGP, così procede lo sviluppo della XRH-1

Prosegue la serie di video dedicati dalla Casa di Hamamatsu all’inizio della sua (seconda) avventura in MotoGP. Stavolta l’oggetto sono i test italiani – Misano e Mugello – e il reparto corse in Giappone
10 gennaio 2014

Punti chiave



Il progetto Suzuki MotoGP sembra procedere regolarmente
, ma non tutto va come ci si aspetta – inizia la voce narrante del video, mostrando una scivolata di De Puniet a Motegi. In realtà gli imprevisti a cui Suzuki vuole fare riferimento non sono certo quelli che si possono verificare in pista, che nelle corse non si può far altro se non mettere in preventivo, ma piuttosto le incertezze regolamentari che l’hanno costretta ad adottare la centralina unica Marelli dopo aver fatto muovere i primi passi al suo prototipo con il sistema di controllo Mitsubishi. Un sistema che la Casa di Hamamatsu conosce benissimo, avendo con il colosso connazionale un rapporto di sviluppo strettissimo fin dai primi SDTV a doppia farfalla montati sulle GSX-R all’inizio dello scorso decennio.

 

Il video che vi proponiamo – il quarto della serie dedicata alla MotoGP del marchio di Hamamatsu – ci mostra l’interno del reparto corse (con tanto di banchi prova) di Ryuyo, località dove Suzuki ha anche il suo velocissimo circuito di test interno, per poi passare ai test condotti la scorsa estate sui circuiti di Misano e del Mugello. Due sessioni private che hanno completato una stagione fittissima di prove condotte sui tracciati di Brno, Motegi, Aragon, Catalunya con due collaudatori: il tester ufficiale Suzuki Nobuatsu Aoki e il pilota in attività Randy De Puniet, che il Team di Aspar Martinez ha gentilmente prestato al team italo-nipponico – la sede della squadra dovrebbe sorgere vicino a Monza.

 

In queste occasioni, per ridurre al minimo le incognite e velocizzare il processo di sviluppo iniziale della moto, il team guidato da Davide Brivio ha pensato bene di utilizzare il già citato pacchetto elettronico Mitsubishi. L’avventura della Suzuki in MotoGP è appena iniziata: il primo vero test, come chiosa molto pragmaticamente la prima gara del Mondiale 2015, quando la XRH-1 scenderà in pista per la sua prima gara. A meno di partecipazioni come Wild Card, che del resto nessuno ha finora escluso.

 

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