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Esatto la Oral Engineering di Mauro Forghieri, ingegnere noto soprattutto agli appassionati di F.1 per i suoi trionfi passati con la Ferrari. Ma la conferenza stampa del neonato team FB corse di Sergio Bertocchi, per anni protagonista in SBK, ha purtroppo sciolto pochi dei molti dubbi che un programma del genere comporta.
“E’ un impegno molto importante – sottolinea Bertocchi -, ma grazie alla Oral possiamo fare bene, la moto può diventare competitiva nel tempo”.
Tempo che, però, manca, perché l’obiettivo della FB è quello di debuttare in Qatar l’11 aprile e poi effettuare tutto il mondiale. Ma la tre cilindri progettata da Forghieri, nata nel 2003 come 1000 cc per un lavoro finanziato dalla BMW, non è mai scesa in pista, tanto che Garry McCoy, il 38enne pilota australiano scelto per correre, ha ammesso: “Vedo oggi la moto finita per la prima volta”.
“Nel 2007 – spiega l’ingegner Forghieri – il progetto si era fermato, perché con le nostre forze non potevamo andare avanti nello sviluppo del motore e del telaio. Poi la FB ci ha chiesto di entrare quest’anno in MotoGP e noi abbiamo avuto fiducia nel loro entusiasmo. E’ un progetto che si baserà moltissimo sull’abilità personale e per questo abbiamo cercato di semplificare il più possibile ogni particolare. L’iniezione è della Magneti Marelli, dobbiamo decidere se optare per la soluzione a uno o a due iniettori. Al banco, il tre cilindri non ha dato problemi di affidabilità, ma prima di scendere in pista ci sarà comunque un lungo periodo di acquisizione dati”.
Anche se semplificata al massimo, la FB studiata da Forghieri ha comunque l’acceleratore a controllo elettronico con comando “Ride by wire”, le trombette a lunghezza variabile, le valvole pneumatiche per far girare il propulsore a 17.500 giri. Per regolamento, il peso può essere inferiore di 7 kg rispetto alle quattro cilindri (quindi 135 contro 142 kg) e questo rende la moto particolarmente snella, con una immagine più vicina alle vecchie 500 2T che alle moderne MotoGP 4T.
L’obiettivo è scendere in pista nei primi giorni di marzo, probabilmente con Luca Cadalora, il pilota che ha seguito tutto lo sviluppo della tre cilindri dal suo nascere
Per l’intera stagione, il team FB ha a disposizione circa 5,5 milioni di euro e l’obiettivo è scendere in pista nei primi giorni di marzo, probabilmente con Luca Cadalora, il pilota che ha seguito tutto lo sviluppo della tre cilindri dal suo nascere. Da lì in poi, a seconda dei lavori da effettuare, i collaudi si susseguiranno velocemente, fino ad arrivare a un test ufficiale, probabilmente a Valencia, prima dell’inizio del mondiale. Per poter disputare il campionato, al quale si è già iscritta, la FB dovrà infatti superare un esame, arrivando a giare a non più di tre secondi dall’ultimo tempo realizzato in MotoGP nel 2009 sullo stesso circuito. La cosa incredibile è che da qui a Valencia i collaudi non potranno essere svolti dal pilota ufficiale Garry McCoy, su nessuna pista del mondo, per una imposizione regolamentare veramente demenziale.
“Ma nonostante tutto ci saremo” promette Bertocchi, al quale sicuramente non manca la passione e il coraggio, che, però, purtroppo, non sono sufficienti per un impegno di questa portata. Sarà invece sicuramente al via Simone Grotzkyj Giorgi, che con i colori del team FB riporterà nelle corse il marchio Bimota nella neonata categoria Moto2.