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Michele Pirro ha provato le ultime novità di Ducati sulla Desmosedici 2021 impegnata nel mondiale di MotoGP e la stessa cosa hanno fatto Stefan Bradl e Matteo Baiocco, rispettivamente con la RC213V di Honda e la RS-GP di Aprilia. Due giorni di test al Marco Simoncelli Wolrd Circuit di Misano Adriatico per preparare al meglio il ritorno tra i cordoli previsto per la prima settimana di agosto al RedBull Ring, dove sarà di scena il GP di Styria. Gli occhi dei circa 500 appassionati al giorno che hanno potuto godere dell'accesso in circuito, però, hanno inevitabilmente finito per concentrarsi su altri protagonisti in pista, visto che quasi tutti i piloti di Ducati (ad eccezione di Johann Zarco, ma con l'aggiunta di Tito Rabat) hanno bagarrato continuamente in sella alle loro Ducati Panigale V4 di serie.
Per Pecco Bagnaia il cronometro ha fatto registrare anche un 1,36 (solo cinque secondi più lento della ultima pole della MotoGP) che ha spinto aluni followers a chiedergli cosa avesse montato sulla sua moto per strappare un tempo del genere. Ma a fare la differenza non è stato ciò che era sotto la moto, ma chi stava sopra, con Bagnaia che ha risposto che sulla sua V4 non c'era nulla di più che scaricho, molla più dura al posteriore e freni della Moto2. In pista, oltre all'italiano, anche Luca Marini, Jorge Martin (in livrea originale), Enea Bastianini e Jorge Martin e, con loro, anche Tito Rabat, sempre più intenzionato a raddrizzare un mondiale Superbike che non è cominciato al meglio per lui.