Test Jerez, Rossi: "Solo in gara si vedrà il potenziale sull'acqua"

Test Jerez, Rossi: "Solo in gara si vedrà il potenziale sull'acqua"
"Lorenzo ha fatto un tempo impressionante, ma le condizioni della pista cambiavano continuamente. Oggi abbiamo potuto usare solo due gomme: troppo poche" | G. Zamagni
23 marzo 2013

 JEREZ – L’assurdo non è tanto venire a provare a Jerez in questa stagione – solitamente il tempo è bello, anche se, per la verità, negli ultimi anni è spesso piovuto di questo periodo -, quanto farlo con a disposizione, per ciascun pilota, solo quattro gomme da bagnato. Pazzesco. Va bene risparmiare, ma questo è troppo: stiamo pur sempre parlando del più importante campionato del mondo motociclistico.

 

“In queste condizioni – sottolinea giustamente Rossi – la gomma posteriore dura al massimo 5-6 giri, poi cala drasticamente. Ma avendo solo quattro ‘rain’ a disposizione, non puoi provare più di tanto e ho dovuto tenermene due per i prossimi giorni (come, peraltro, tutti gli altri piloti, NDA): se dovesse continuare a piovere anche domenica e lunedì, sarebbe un problema. Questa decisione di portare solo quattro gomme da bagnato mi lascia veramente perplesso”.

 

Un aspetto, naturalmente, sottolineato anche dai suoi rivali, che hanno dovuto fare i conti con lo stesso tipo di problema. Non basta quindi questo per spiegare i 2”020 di distacco.

“Avevamo bisogno di fare un po’ di km sull’acqua e nel pomeriggio siamo perlomeno riusciti a sfruttare tre ore. Il feeling è abbastanza buono, anche se, come era già purtroppo successo a Sepang e ad Austin, qualche piccolo problema a una moto ha rallentato il lavoro, anche perché, volutamente, le due M1 avevano un assetto differente, proprio per cercare di capire come eliminare i problemi in frenata che ci hanno rallentato nei test precedenti. Ripeto, il feeling non è male, ma il tempo fatto da Lorenzo è stato impressionante: io avrei potuto fare un po’ meglio, ma dovendo conservare le gomme per i prossimi giorni, non ho spinto più di tanto. Speriamo che ci sia almeno una giornata di sole dalla mattina alla sera, perché dobbiamo lavorare su un po’ di aspetti”.

 

Sei però dietro anche alle Ducati di Iannone e Pirro…

Nella giornata di oggi si è girato quasi costantemente con pista bagnata
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“Pirro è stato bravo, ma ancora di più lo è stato Iannone, perché Pirro, essendo un collaudatore, ha a disposizione più gomme (in realtà ne ha usate anche lui due, NDA), mentre Iannone è nelle mie stesse condizioni. Comunque, molto dipendeva anche dal momento in cui entravi in pista con la posteriore nuova (vero, come hanno confermato anche gli altri piloti, NDA), perché le condizioni cambiassero notevolmente: per capire il reale potenziale sul bagnato bisogna aspettare una gara, quando si gira tutti nelle stesse condizioni”.

 

Ma hai già un assetto base e lavori di fino per migliorare la frenata, o siete ancora alla ricerca di una messa a punto generale più o meno soddisfacente?

“In realtà, non si fanno tante modifiche: oggi la più grande differenza era nella forcella, ma abbiamo bisogno dell’asciutto per capirne il funzionamento. Per i prossimi giorni, c’è anche un telaio nuovo, un’ulteriore step rispetto a quello provato in Malesia”