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Il 2018 si chiude con una sorpresa: Takaaki Nakagami, conquista il miglior tempo, davanti a Marc Marquez e Maverick Vinales. Al quinto posto Danilo Petrucci, al sesto Franco Morbidelli, all’ottavo Andrea Dovizioso, al nono Pecco Bagnaia, al 13esimo Valentino Rossi, al 18esimo Andrea Iannone.
L’ultimo giorno di test ha quindi visto la Honda protagonista, con tre piloti ai primi quattro posti e un Nakagami costantemente veloce, non solo nel singolo giro: «La Honda 2018 è molto più facile da guidare della 2017» ha detto il giapponese del team di Lucio Cecchinello, a conferma che la Honda, nella stagione conclusa a Valencia, ha fatto un passo in avanti rispetto all’anno scorso. Ma ne ha fatto uno ulteriore in preparazione della prossima: Marquez, secondo a 0”025, ha promosso il nuovo motore e, nel complesso, i tanti aggiornamenti portati dalla HRC in questi due test. Il campione del mondo è stato velocissimo nel giro secco e nel passo gara e adesso può dedicarsi alla sua spalla sinistra: verrà operato il 4 dicembre. La Honda lascia Jerez con anche la soddisfazione di un Jorge Lorenzo velocissimo, per il momento soprattutto sul singolo giro: il suo passo non è paragonabile a quello del compagno di squadra, ma il risultato ottenuto da Jorge e, specialmente, come riesce a guidare la sua nuova moto è sicuramente più che positivo. Come già sottolineato ieri, il processo di adattamento di Lorenzo sarà sicuramente molto più veloce di quanto accaduto in passato con la Ducati, con la HRC che ha già dimostrato tutta la sua potenza tecnica, mettendo a suo agio il suo nuovo pilota con nuovi particolari (sella, serbatoio) realizzati appositamente per lui per questo test.
BENE DUCATI CON TUTTI I PILOTI
Il test di Jerez è stato decisamente positivo anche per la Ducati, con Danilo Petrucci che ha conquistato il miglior tempo tra i piloti in sella alla Desmosedici. Un risultato importante per Danilo, soprattutto a livello psicologico: dopo tante critiche e dubbi, Petrucci ha confermato invece di essere un pilota veloce. Le gare e il campionato sono tutta un’altra cosa, intanto però il sostituto di Lorenzo ha fatto vedere di avere ottime qualità. Nella seconda giornata di test, la Ducati ha provato nuovi pezzi mai visti, tipo una barra posto sotto il braccio destro del forcellone, mentre sulla moto di Bautista si è vista una luce apparire sotto la zona del forcellone. «Mi viene da pensare – spiega l’ingegnere Giulio Bernardelle – che stiano facendo dei rilievi del manto di asfalto, per capire quanto sia sconnessa la superficie. Probabilmente, utilizzano una telecamera che ha bisogno di molta luce, da qui la necessità di avere quello spot». Si è inoltre proseguito sulla prova del codone “aerodinamico”, testato ieri da Bautista, con Dovizioso che, nonostante non fosse al meglio della condizione dopo la caduta di ieri, ha girato costantemente con un ottimo passo. Bene Pecco Bagnaia, per il momento veloce sul singolo giro, meno sulla distanza. Ma il campione del mondo della Moto” è cresciuto rispetto a ieri, mostrando tutta la sua capacità di adattamento e di imparare velocemente: potrà essere efficace. Insomma, la Ducati ha lavorato tanto e bene.
YAMAHA, SOLITI DUBBI
Molto più difficile da capire la situazione in Casa Yamaha, con Maverick Vinales terzo a soli 121 millesimi e Valentino Rossi 11esimo a 0”651. Un divario molto grande, che però si riduce quasi a zero se si analizza il passo: in questo senso, il rendimento di Rossi e Vinales è molto simile. Il lavoro svolto dalla Yamaha lascia perplessi: in questi due test si è lavorato solo sul motore – i due piloti hanno scelto lo stesso propulsore -, mentre le principali rivali, già avanti, hanno ulteriormente progredito. Ieri Rossi aveva detto che con questa moto non si vince e in Yamaha adesso si troveranno di fronte al solito dubbio sul da farsi, considerando che Vinales appare molto più positivo del compagno di squadra. Una situazione non facile, mentre è stato piuttosto semplice l’adattamento di Franco Morbidelli alla M1: Franco sta andando forte e apparentemente senza troppa fatica. Una notizia per il 2019: Luca Cadalora ha deciso di smettere, la stagione è troppa lunga e stressante. Verrà sostituito nel ruolo di “coach” da Idalio Gavira, già “coach” dei piloti della VR46 Academy.
SUZUKI, APRILIA E KTM
Discreta la giornata di test della Suzuki, decima con Alex Rins a 0”577 e 14esima con Joan Mir a 0”986: la sensazione, però, è che Honda e Ducati siano cresciute di più. Per quanto riguarda Aprilia e KTM i test sono serviti più che altro per raccogliere dati dai rispettivi, nuovi piloti di punta, Andrea Iannone e Johann Zarco: entrambe dovranno lavorare duramente in inverno.
CLASSIFICA FINALE
Pos | Rider | Team | Fastest lap | Lead. Gap | Prev. Gap | Laps | Last lap | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | NAKAGAMI, Takaaki | LCR Honda IDEMITSU | 1:37.945 | 63 / 66 | ||||
2 | MARQUEZ, Marc | Repsol Honda Team | 1:37.970 | 0.025 | 0.025 | 53 / 56 | ||
3 | VIÑALES, Maverick | Yamaha Factory Racing | 1:38.066 | 0.121 | 0.096 | 65 / 78 | ||
4 | LORENZO, Jorge | Repsol Honda Team | 1:38.105 | 0.160 | 0.039 | 65 / 65 | ||
5 | PETRUCCI, Danilo | Ducati Team | 1:38.109 | 0.164 | 0.004 | 63 / 68 | ||
6 | MORBIDELLI, Franco | Petronas Yamaha SRT | 1:38.118 | 0.173 | 0.009 | 62 / 68 | ||
7 | MILLER, Jack | Alma Pramac Racing | 1:38.207 | 0.262 | 0.089 | 54 / 57 | ||
8 | DOVIZIOSO, Andrea | Ducati Team | 1:38.292 | 0.347 | 0.085 | 28 / 44 | ||
9 | BAGNAIA, Francesco | Alma Pramac Racing | 1:38.333 | 0.388 | 0.041 | 47 / 50 | ||
10 | RINS, Alex | Team SUZUKI ECSTAR | 1:38.522 | 0.577 | 0.189 | 55 / 63 | ||
11 | ROSSI, Valentino | Yamaha Factory Racing | 1:38.596 | 0.651 | 0.074 | 62 / 67 | ||
12 | QUARTARARO, Fabio | Petronas Yamaha SRT | 1:38.761 | 0.816 | 0.165 | 50 / 58 | ||
13 | RABAT, Tito | Reale Avintia Racing | 1:38.876 | 0.931 | 0.115 | 57 / 60 | ||
14 | MIR, Joan | Team SUZUKI ECSTAR | 1:38.931 | 0.986 | 0.055 | 42 / 55 | ||
15 | ESPARGARO, Pol | Red Bull KTM Factory Racing | 1:39.144 | 1.199 | 0.213 | 53 / 60 | ||
16 | BAUTISTA, Alvaro | Ducati Test Team | 1:39.338 | 1.393 | 0.194 | 65 / 65 | ||
17 | ABRAHAM, Karel | Reale Avintia Racing | 1:39.744 | 1.799 | 0.406 | 35 / 40 | ||
18 | IANNONE, Andrea | Aprilia Racing Team Gresini | 1:39.826 | 1.881 | 0.082 | 34 / 36 | ||
19 | ZARCO, Johann | Red Bull KTM Factory Racing | 1:39.864 | 1.919 | 0.038 | 61 / 64 | ||
20 | ESPARGARO, Aleix | Aprilia Racing Team Gresini | 1:40.156 | 2.211 | 0.292 | 11 / 11 | ||
21 | SMITH, Bradley | Aprilia Racing Test Team | 1:40.325 | 2.380 | 0.169 | 38 / 59 | ||
22 | GUINTOLI, Sylvain | SUZUKI Test Team | 1:40.498 | 2.553 | 0.173 | 43 / 65 | ||
23 | SYAHRIN, Hafizh | KTM Tech 3 Racing | 1:40.520 | 2.575 | 0.022 | 53 / 54 | ||
24 | OLIVEIRA, Miguel | KTM Tech 3 Racing | 1:40.577 | 2.632 | 0.057 | 61 / 61 | ||
25 | BAIOCCO, Matteo | Aprilia Racing Test Team | 1:41.907 | 3.962 | 1.330 | 37 / 48 |
Si è iniziato relativamente tardi, ma poi la giornata è proseguita nel migliore dei modi e i piloti hanno potuto sfruttare bene il penultimo turno a disposizione. La classifica dice che la Ducati, prima con Danilo Petrucci e seconda con Andrea Dovizioso, sembra aver trovato la giusta direzione, con la moto 2019 che rappresenta un miglioramento della già competitiva 2018. Purtroppo Dovizioso è caduto nel finale alla curva 5, riportando una brutta botta a una mano: per lui accertamenti in Clinica mobile. Alvaro Bautista, qui come sostituto del collaudatore Michele Pirro, ha provato anche una nuova aerodinamica per il codone, a conferma che la Ducati, in questo settore, è sempre avanti: lo spagnolo ha chiuso al nono posto a 0”862.
Rispetto a Valencia, ha fatto un po’ meno bene Pecco Bagnaia, 14° a 1”189: «I dati dicono che freno un po’ meno forte di Dovizioso. Per quanto riguarda la guida, sono efficace nei curvoni più veloci e soffro un po’ di più in quelli più lenti, su una pista più fisica rispetto a Valencia» ha detto il neo campione del mondo della Moto2.
HONDA: TUTTI BENE
Al terzo posto il sorprendente Takaaki Nakagami, staccato di 0”380, con Marc Márquez quinto a 0”549 e Jorge Lorenzo settimo a 0”781. I due piloti ufficiali hanno continuato la comparazione tra le due moto a disposizione, con Lorenzo che ha girato anche con un serbatoio e una sella modificati per adattarli al suo stile di guida. Jorge ha girato a lungo (56 giri) e con buona costanza, facendo vedere già un buon adattamento alla nuova moto. La differenza con il compagno di squadra è contenuta a soli due decimi: la sensazione è che Lorenzo avrà presto in mano questa moto. La Honda ha anche provato una nuova carenatura, con appendici aerodinamiche piuttosto differenti.
YAMAHA: BENE VIÑALES, MALISSIMO ROSSI
In Casa Yamaha il più veloce è stato Maverick Viñales, quarto a 0”408, mentre Valentino Rossi è addirittura il peggiore tra i piloti Yamaha: 17°, dietro anche al debuttante Fabio Quartararo (16°), con Franco Morbidelli sesto. Rossi, che ha avuto anche un problema tecnico, ha chiuso a 1”596 da Petrucci, quindi a 1”1 dal compagno di squadra, incapace di trovare una soluzione per essere efficace. Il distacco è preoccupante, anche se in questa fase i tempi contano relativamente, ma Valentino è andato veramente piano su una pista dove, invece, è sempre stato efficace. «Concordo con Viñales che il motore migliore è quello con più freno motore, ma secondo me non basta: la differenza con la versione 2018 è minima, e, come accadeva l’anno scorso, continuiamo a consumare troppo le gomme: per 5/6 giri la moto funziona bene, poi il calo è importante» ha detto il campione di Tavullia.
SUZUKI: MIR PIU’ VELOCE DI RINS
In Casa Suzuki sono stati provati un telaio e un forcellone nuovo, con Joan Mir (10°) che ha chiuso la giornata davanti al compagno di squadra Alex Rins (13°) per un paio di decimi. Mir è anche caduto, distruggendo la sua moto, ma nel complesso ha ben impressionato: questa volta è lui il miglior debuttante.
APRILIA: IANNONE OK SUL GIRO SECCO
Buon passo in avanti per Andrea Iannone, perlomeno sul giro secco: il pilota di Vasto ha chiuso 11° a 1”040, ma poi è incappato in una caduta per la chiusura dell’avantreno. La velocità non è male, ma il ritmo è lontano da quello dei migliori.
KTM: ZARCO SEMPRE LONTANO
La KTM ha provato un nuovo forcellone in carbonio: Pol Espargaró ha chiuso 15° a 1”273, Johann Zarco 19° a 2”224. Il pilota francese, quindi, paga un secondo al compagno di squadra, ancora in difficoltà a trovare un buon bilanciamento della sua nuova moto. Domani ultimo giorno di test, dalle 10 alle 18.
Pos | Pilota | Team | Giro | Distacco | Giri | |
---|---|---|---|---|---|---|
1 | PETRUCCI, Danilo | Ducati Team | 1'37"968 | 44 / 53 | ||
2 | DOVIZIOSO, Andrea | Ducati Team | 1'38"185 | 0.217 | 53 / 53 | |
3 | NAKAGAMI, Takaaki | LCR Honda IDEMITSU | 1'38"348 | 0.380 | 57 / 67 | |
4 | VIÑALES, Maverick | Yamaha Factory Racing | 1'38"376 | 0.408 | 55 / 58 | |
5 | MARQUEZ, Marc | Repsol Honda Team | 1'38"517 | 0.549 | 28 / 50 | |
6 | MORBIDELLI, Franco | Petronas Yamaha SRT | 1'38"659 | 0.691 | 53 / 69 | |
7 | LORENZO, Jorge | Repsol Honda Team | 1'38"749 | 0.781 | 31 / 56 | |
8 | MILLER, Jack | Alma Pramac Racing | 1'38"816 | 0.848 | 61 / 72 | |
9 | BAUTISTA, Alvaro | Ducati Test Team | 1'38"830 | 0.862 | 36 / 64 | |
10 | MIR, Joan | Team SUZUKI ECSTAR | 1'38"956 | 0.988 | 52 / 52 | |
11 | IANNONE, Andrea | Aprilia Racing Team Gresini | 1'39"008 | 1.040 | 20 / 24 | |
12 | RABAT, Tito | Reale Avintia Racing | 1'39"097 | 1.129 | 49 / 53 | |
13 | RINS, Alex | Team SUZUKI ECSTAR | 1'39"150 | 1.182 | 29 / 87 | |
14 | BAGNAIA, Francesco | Alma Pramac Racing | 1'39"157 | 1.189 | 50 / 51 | |
15 | ESPARGARO, Pol | Red Bull KTM Factory Racing | 1'39"241 | 1.273 | 48 / 58 | |
16 | QUARTARARO, Fabio | Petronas Yamaha SRT | 1'39"414 | 1.446 | 59 / 59 | |
17 | ROSSI, Valentino | Yamaha Factory Racing | 1'39"564 | 1.596 | 28 / 50 | |
18 | SMITH, Bradley | Aprilia Racing Test Team | 1'40"174 | 2.206 | 64 / 69 | |
19 | ZARCO, Johann | Red Bull KTM Factory Racing | 1'40"192 | 2.224 | 45 / 56 | |
20 | ABRAHAM, Karel | Reale Avintia Racing | 1'40"438 | 2.470 | 29 / 43 | |
21 | SYAHRIN, Hafizh | KTM Tech 3 Racing | 1'40"630 | 2.662 | 38 / 51 | |
22 | GUINTOLI, Sylvain | SUZUKI Test Team | 1'40"743 | 2.775 | 31 / 48 | |
23 | OLIVEIRA, Miguel | KTM Tech 3 Racing | 1'41"699 | 3.731 | 57 / 61 | |
24 | BAIOCCO, Matteo | Aprilia Racing Team Gresini | 1'42"766 | 4.798 | 44 / 49 |
Verso le 11.30 è iniziata la prima delle due giornate di prove a Jerez, sessione che chiude ufficialmente la stagione 2018. Piloti e squadre continuano il lavoro già iniziato a Valencia, per una verifica importante su una pista completamente differente. Riassumendo, Casa per Casa. Honda: come a Valencia, ci sono tre moto con particolari differenti. Márquez ha promosso a Valencia il nuovo motore, che però va valutato meglio su questo tracciato. Poi ci sono altri componenti, con Jorge Lorenzo che ha già ricevuto un nuovo serbatoio per adattarlo meglio alla sua guida. Ducati: sia Andrea Dovizioso che Danilo Petrucci hanno a disposizione una moto 2018 e una 2019. Assente Michele Pirro – operato oggi a Modena a una spalla -, sostituito da Alvaro Bautista, reduce da due giorni incoraggianti con la Ducati Panigale V4R. Yamaha: i piloti dovranno scegliere tra due nuovi motori, uno con meno freno motore, l’altro con più accelerazione. Suzuki: Rins a Valencia ha promosso il nuovo motore ma va provato meglio, così come le novità di telaio. Aprilia: assente Aleix Espargaró per una gastrite (forse salirà in sella domani), questi test servono ad Andrea Iannone per trovare il miglior bilanciamento e raccogliere dati per lo sviluppo della moto 2019. KTM: a Jerez è arrivato un forcellone in carbonio, ma questi test servono soprattutto a Johann Zarco per far fare chilometri con una moto che a Valencia gli ha recato parecchi difficoltà.
I TEMPI ALLE 13.00
L’ultimo a entrare in pista, alle 12.51, è stato Valentino Rossi, che in pochi giri si è portato al settimo posto. Davanti a tutti alle 13 c’era la coppia Ducati, con Petrucci primo in 1’39”127 e Dovizioso secondo a 0”117, con Marquez terzo e Vinales quarto. Buon inizio, quindi, per la Ducati, su una pista che in passato ha creato più di una difficoltà. Marc e la Honda proseguono il lavoro di comparazione, senza preoccuparsi troppo del tempo, mentre Jorge Lorenzo è sesto a 0”879. E’ un test importante per Lorenzo, perché questa è una delle piste dove è sempre andato fortissimo – fece podio anche con la Ducati nel 2017 – e le sue condizioni fisiche sono in netto miglioramento. Leggermente più in difficoltà, per il momento, rispetto a Valencia Franco Morbidelli e Pecco Bagnaia, mentre Andrea Iannone è sempre piuttosto indietro. Si va avanti fino alle 17.
CLASSIFICA ALLE 13.40
Pos | Rider | Team | Fastest lap | Lead. Gap | Prev. Gap | Laps | Last lap | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | P | PETRUCCI, Danilo | 1:39.127 | 5 / 19 | Pit In | |||
2 | P | DOVIZIOSO, Andrea | 1:39.244 | 0.117 | 0.117 | 5 / 12 | Pit In | |
3 | P | MARQUEZ, Marc | 1:39.425 | 0.298 | 0.181 | 11 / 24 | Pit In | |
4 | P | VIÑALES, Maverick | 1:39.439 | 0.312 | 0.014 | 9 / 23 | Pit In | |
5 | P | NAKAGAMI, Takaaki | 1:39.540 | 0.413 | 0.101 | 17 / 17 | Pit In | |
6 | P | RINS, Alex | 1:39.587 | 0.460 | 0.047 | 20 / 25 | Pit In | |
7 | P | ROSSI, Valentino | 1:39.676 | 0.549 | 0.089 | 10 / 12 | Pit In | |
8 | P | ESPARGARO, Pol | 1:39.777 | 0.650 | 0.101 | 9 / 15 | Pit In | |
9 | P | MORBIDELLI, Franco | 1:39.825 | 0.698 | 0.048 | 11 / 19 | Pit In | |
10 | LORENZO, Jorge | 1:39.980 | 0.853 | 0.155 | 22 / 27 | 1:40.084 | ||
11 | P | RABAT, Tito | 1:40.014 | 0.887 | 0.034 | 21 / 21 | Pit In | |
12 | BAUTISTA, Alvaro | 1:40.184 | 1.057 | 0.170 | 26 / 27 | 1:40.328 | ||
13 | MIR, Joan | 1:40.393 | 1.266 | 0.209 | 10 / 28 | 1:48.860 | ||
14 | MILLER, Jack | 1:40.548 | 1.421 | 0.155 | 11 / 22 | 42:38.476 | ||
15 | P | BAGNAIA, Francesco | 1:40.577 | 1.450 | 0.029 | 11 / 25 | Pit In | |
16 | IANNONE, Andrea | 1:40.613 | 1.486 | 0.036 | 12 / 13 | 1:41.103 | ||
17 | QUARTARARO, Fabio | 1:41.022 | 1.895 | 0.409 | 27 / 27 | 1:41.022 | ||
18 | GUINTOLI, Sylvain | 1:41.084 | 1.957 | 0.062 | 17 / 22 | 1:41.276 | ||
19 | P | ZARCO, Johann | 1:41.092 | 1.965 | 0.008 | 18 / 19 | Pit In | |
20 | P | SMITH, Bradley | 1:41.401 | 2.274 | 0.309 | 18 / 27 | Pit In | |
21 | ABRAHAM, Karel | 1:41.779 | 2.652 | 0.378 | 10 / 15 | 1:42.487 | ||
22 | P | SYAHRIN, Hafizh | 1:41.844 | 2.717 | 0.065 | 14 / 21 | Pit In | |
23 | OLIVEIRA, Miguel | 1:42.575 | 3.448 | 0.731 | 15 / 24 | 1:42.991 | ||
24 | P | BAIOCCO, Matteo | 1:44.205 | 5.078 | 1.630 | 14 / 17 | Pit In |