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La giornata di test a Misano ha visto tutti i protagonisti di ieri in pista, chi per provare con lungimiranza configurazioni e componenti per il 2014, chi per migliorare la propria situazione per questo Campionato 2013. Senza dubbio, la maggior novità in pista oggi è stata la presenza di Yonny Hernandez con il team Ignite Pramac Racing.
È di ieri infatti la notizia che il colombiano sarà il sostituto di Ben Spies nel team Pramac, fino al ritorno alla competizione dell’americano. Per Yonny, alla prima con una satellite e ancora con la tuta PBM, è stata l’occasione per preparare il meglio possibile il GP di Aragon con la moto (e i motori) di Ben Spies (Michele Pirro ieri aveva corso con i colori dell’Ignite Pramac Racing, ma con la Ducati Lab.).
Dall’altra parte del box Andrea Iannone ha concentrato le sue attenzioni su freni Brembo, punto dolente di Ducati nei prossimi appuntamenti 2013 (soprattutto a Motegi) e su alcune configurazioni già provate da Pirro e che avevano bisogno di conferme da parte del pilota ufficiale. Rimanendo in casa Ducati anche Nicky Hayden e Andrea Dovizioso hanno lavorato sulla frenata, con l’italiano che ha anche provato un’evoluzione del cambio. Pirro, anch’egli in pista questa volta con i colori tradizionali, ha invece continuato lo sviluppo del propulsore 2014.
In Yamaha Jorge Lorenzo e Valentino Rossi hanno avuto per le mani quella che potrebbe essere la M1 del futuro. Non si è trattato di una moto totalmente nuova, ma la configurazione del motore, la messa a punto e il motore nuovo hanno dato ai due ufficiali di Yamaha parecchio lavoro. Nel lato Monster Tech 3 per Cal Crutchlow si è trattato di girare per recuperare la fiducia persa (con le cadute di Silverstone più che altro), mentre Bradley Smith si è concentrato su delle nuove sospensioni e sulla sua posizione sulla moto.
Dani Pedrosa e Marc Marquez hanno avuto l’opportunità di provare una versione sviluppata del prototipo 2014. Si è trattato della moto che avrebbe dovuto testare per la prima volta Casey Stoner a Motegi pochi giorni fa (Test annullato per maltempo). Se è vero che la versione 2013 non da problemi, è anche vero che da due GP vince Yamaha, e allora nuova scocca posteriore e nuovo forcellone da provare in vista di Aragon. In casa Gresini si è provato una evoluzione Showa delle forcelle anteriori e freni Nissin, mentre per LCR lavoro di geometrie e sospensioni in particolare.
In pista c’era anche Suzuki con Aoki e soprattutto Randy de Puniet: il test team ha concentrato i propri sforzi sul telaio e sulle nuove specifiche di motore. Ancora una volta la moto è scesa in pista con elettronica Mitsubishi.
Per le CRT presenti tanto lavoro in casa Avintia con Aoyama e Barberá alle prese con il motore a valvole pneumatiche; per PBM ovviamente solo Michael Laverty in pista con la ART (di Hernandez presumibilmente) e la PBM stessa. Infine NGM Mobile Forward Racing ha avuto la possibilità di provare un ulteriore aggiornamento della centralina unica Magneti Marelli.
Dani Pedrosa
«Abbiamo provato un sacco di cose oggi, soprattutto per risolvere il problema di grip al posteriore e alcune cose che abbiamo sperimentato sono andate bene e altre non così bene. Per quanto riguarda la nuova moto, ho fatto solo tre o quattro giri e dobbiamo ancora fare diversi cambiamenti prima dei prossimi test a Valencia. Fare test e regolazioni sulla nuova moto non era il nostro obiettivo principale oggi»
Valentino Rossi
«Per fortuna è stata una buona giornata e il tempo era buono. Era importante fare una giornata di test a Misano, perché avevamo bisogno di provare molte cose. Ho usato la moto in assetto gara e una moto dove c'era anche qualche novità dell'prossimo anno. Alla fine è stato un buon test. E' stato importante perché abbiamo trovato alcuni miglioramenti, piccoli dettagli ma un buon modo per iniziare. Abbiamo fatto un sacco di confronti tra i due, ma alla fine più o meno le prestazioni sono molto simili. Ora, un paio di giorni di riposo e poi saremo pronti per l'Aragon!».