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SEPANG - Durante i test MotoGP in Malesia, Alberto Puig ha raccontato come è terminata la collaborazione con Jorge Lorenzo, alla fine della stagione 2019.
"Lorenzo? E’ venuto da noi e ci ha detto che voleva smettere, che non aveva più le motivazioni per guidare la Honda, che fisicamente era messo male", ricorda il team manager HRC.
"Quindi abbiamo preso la decisione di chiudere il contratto con un anno di anticipo: Honda non ha mai obbligato nessun pilota a correre.
A Valencia lui si è ufficialmente ritirato: se poi ha cambiato idea, a noi non interessa: ognuno può fare e decidere quello che vuole".
Credi che sia stato scorretto tornando in pista con la Yamaha?
"Lui voleva ritirarsi, Honda è stata corretta al 100%. Noi non abbiamo mai obbligato nessuno a correre, poi ognuno fa la sua vita, prende le sue decisioni. Honda ha fatto il massimo possibile per mettere Jorge nelle migliori condizioni tecniche: evidentemente non è bastato, ma ci abbiamo provato. Io rispetto Jorge: quando ha deciso di fermarsi, lo ha fatto in maniera corretta. Con la nostra moto non si trovava, non aveva le motivazioni giuste: non puoi obbligarlo a correre".
Però avreste potuto mettere dei vincoli per non farlo correre con un’altra Casa…
"A noi non interessa, lui aveva detto che voleva ritirarsi, poi fa quello che vuole".
Come stanno andando i test?
"Marc Marquez è reduce da una operazione complicata: è vero che speravamo arrivasse qui in condizioni migliori, ma è già tanto sia qui: se non avesse fatto tutto quello che ha fatto per essere presente a questi test, non avrebbe recuperato. Adesso è al 60-70% della condizione: è chiaro che non possiamo provare al meglio tutto il materiale. Ma anche nel 2019 era stato così, poi sappiamo come è andata la stagione… Purtroppo non possiamo farci niente".
Siete riusciti a capire se la Honda 2020 è migliore della 2019?
"Quello è sempre l’obiettivo, ma non è detto che riesci a centrarlo. Stiamo lavorando, vediamo come va".
Cosa pensi di Alex Marquez?
"Sinceramente mi ha sorpreso: al debutto in una categoria difficile e su una pista molto impegnativa sta facendo bene. Non è la copia di Marc, ma il metodo, la preparazione, l’approccio è simile. Fisicamente sono molto diversi, Marc ha più forza, ma lo stile non è così lontano tra i due. E’ chiaro che Marc ha una velocità e un'esperienza difficile per chiunque da raggiungere, ma Alex sta facendo bene".
Cosa puoi dire sul rinnovo del contratto di Marc?
"Stiamo discutendo con lui: non c’è stress o urgenza, le cose devono venire nei tempi giusti".