Marquez domina la tre giorni di test a Sepang. Rossi molto vicino

Marquez domina la tre giorni di test a Sepang. Rossi molto vicino
Nuovo record della pista per Marquez, ma le Yamaha di Rossi e Lorenzo accorciano il distacco, meno di due decimi per Valentino. Meglio anche Ducati, a 8 decimi con Dovizioso | G. Zamagni
6 febbraio 2014

 

Quattro piloti – Marquez, Rossi, Lorenzo ed Espargaro – sotto il muro dei 2’00” racchiusi in 0”465, frantumato il record dei record di Sepang (Stoner, 2012) da un Marquez stratosferico, le Ducati più vicine, polemica tra Honda e Yamaha, alcuni piloti già contro le nuove Bridgestone: sono sole le prime prove invernali, ma la stagione 2014 si annuncia molto “calda”. Marquez permettendo, naturalmente. Il nuovo fenomeno del motociclismo mondiale ha nuovamente impresso il suo marchio sulla MotoGP, firmando il miglior tempo in ogni giorno dei tre di prove di Sepang. In quello conclusivo, si è assistito a un’ora di “qualificazione” con tutti i piloti che hanno sfruttato le migliori condizioni climatiche per fare un paio di giri tirati con la gomma più morbida, poi, nel proseguo di una giornata caldissima, con punte di 60 °C sull’asfalto, in molti hanno provato una simulazione sulla distanza.

 

MARQUEZ: IL PIU’ VELOCE E IL PIU’ COSTANTE


Con 1’59”533 – secondo passaggio di una serie di tre da pelle d’oca: 1’59”780, 1’59”533, 1’59”752 – Marquez è riuscito anche a battere il miglior tempo assoluto (precedente) di Sepang, l’1’59”607 di Stoner del 2012. Il bambino prodigio si è poi riposato una cinquantina di minuti ed è ripartito per una simulazione gara se è possibile ancora più impressionante della prestazione record: due soli giri, partenza a parte, sopra i 2’00” (2’01”64 e 2’01”059), uno sotto i 2’00” (1’59”991 al quinto passaggio) e tutti gli altri sulla media di 2’00”5. Come dire, che se il GP si fosse disputato oggi, avrebbe vinto per distacco.

Valentino Rossi
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ROSSI: BUONE SENSAZIONI, MA…


Per Valentino Rossi un secondo posto assoluto a soli 0”194 da Marquez che la dice lunga sull’entusiasmo e sulla voglia di riscatto del campionissimo della Yamaha. Valentino, come Marquez, è sempre stato davanti al compagno di squadra, sempre primo dei piloti in sella alla M1: un risultato più che positivo, oltre ogni aspettativa. La nuova Yamaha piace di più a Rossi, ora più efficace in frenata e non troppo penalizzato dall’erogazione poco lineare, che tanto fastidio dà a Lorenzo, del quattro cilindri in versione 20 litri. Poi, nel pomeriggio, anche Valentino ha provato una simulazione gara, con risultati indubbiamente incoraggianti, anche se lontani rispetto a quelli del campione in carica: le condizioni climatiche differenti (sfavorevoli per Rossi) non permettono un paragone, ma sulla distanza il nove volte iridato deve ancora crescere. Ma l’inizio è decisamente promettente.


LORENZO: UN PO’ IN AFFANNO

Terzo Jorge Lorenzo, a 0”333 da Marquez e a 0”139 da Rossi. Un risultato non troppo negativo, anche considerando il passo gara, migliore di quello del compagno di squadra, anche se Jorge ha interrotto la simulazione al settimo giro, ma che non serve per nascondere un certo disagio del fuoriclasse spagnolo, per nulla soddisfatto (per usare un eufemismo) dello sviluppo imboccato dalla Yamaha per la M1 in versione 2014.


ESPARGARO: UNA CONFERMA PIU’ CHE UNA SORPRESA

Al quarto posto, la sorpresa dei test (ma per quanto mi riguarda è più giusto parlare di conferma): Aleix Espargaro porta la Yamaha “Open” a soli 0”465 da Marquez e a 0”132 da Lorenzo. Una prestazione così buona da far venire voglia a Jorge di provare questa versione della M1 con 24 litri, gomma più morbida e centralina unica. Questa Yamaha è sicuramente buona, ma è stato soprattutto il pilota a fare una grande differenza, come conferma l’1”8 rifilato a Colin Edwards in sella alla stessa moto. Se poi si va ad analizzare il cronologico, si vede che Espargaro è in realtà meno competitivo (come è normale che sia), ma soprattutto in qualifica potrà togliersi grandi soddisfazioni.


PEDROSA: DIFFICILE DA DECIFRARE

Solo sesto – a 0”690 dal compagno di squadra – Daniel Pedrosa, tra i pochissimi a non sfruttare i primi minuti per fare il “tempone”, tanto da realizzare il miglior crono al pomeriggio. Come Marquez, Pedrosa ha fatto parecchie prove comparative tra telaio nuovo e vecchio, non arrivando a una decisione finale: da lontano, la sensazione è che Dani non si sia per nulla preoccupato della singola prestazione, ma si sia concentrato solo sullo sviluppo in funzione della gara. Certo che, psicologicamente, non è il massimo prendere paga tre giorni su tre dal compagno di squadra: per lui non sarà facile ribaltare le gerarchie all’interno del box.
Andrea Dovizioso
Andrea Dovizioso


DUCATI: FINALMENTE UN PO’ DI OTTIMISMO

Dopo che per due giorni il più veloce in Casa Ducati era stato Andrea Iannone, la sessione di Sepang si è chiusa con Andrea Dovizioso buon settimo a 0”837 dalla pole. Il pilota di Forlì si è detto «impressionato dai progressi fatti dalla GP14 in così poco tempo», anche se «naturalmente, c’è ancora molto da lavorare: sul passo gara ci siamo avvicinati, ma Honda e Yamaha rimangono lontanissimi». Il Dovi – così come Iannone, nono oggi a 1”192 da Marquez, quindi a poco più di due decimi dal compagno di Marca – sembra rinfrancato dall’arrivo dell’ingegner Gigi Dall’Igna e vede il futuro un po’ meno “nero” rispetto all’inizio dei test.

Entro il 28 febbraio – quindi dopo i prossimi tre giorni di test in Malesia (26, 27 e 28 febbraio) – la Ducati, così come tutti gli altri costruttori, dovrà decidere se utilizzare la “factory” o la “open” (questa la scelta più probabile), ma sembrano esserci le possibilità di una stagione meno disastrosa della precedente. In difficoltà, invece, Cal Crutchlow, solo 12esimo a 1”524: anche questa, però, non può essere considerata una sorpresa…


SCONTRO SULLE GOMME

Nei tre giorni sono state provate le nuove gomme Bridgestone (sia morbide sia dure), con riscontri opposti: soddisfatti i piloti Honda, indiavolati quelli Yamaha, soprattutto Lorenzo. Tra l’altro, stando a indiscrezioni provenienti da Sepang, pare che sia Valentino sia Jorge abbiano realizzato i migliori tempi con la Bridgestone morbida del 2013: se così fosse, per la Honda sarebbe un ulteriore vantaggio.


OPEN E SUZUKI

Per la “Open” Honda si può parlare di delusione, anche se Nicky Hayden – 13esimo a 1”981 – ha finito in crescendo e non mancano le “scusanti”, ma dopo i tempi dichiarati a Valencia da Nakamoto (peraltro “ritrattati” in una conferenza stampa tenuta oggi a Sepang, con Stoner che, in realtà, avrebbe girato 1”2 più lento rispetto alla factory) era lecito aspettarsi qualcosa in più. La Suzuki con Randy De Puniet ha chiuso 17esima a 2”953 con la centralina unica anche nel software: la MotoGP è una brutta “bestia”, tenere il passo di Honda e Yamaha è difficilissimo.


CLASSIFICA


 
Pos   Rider Team Fastest lap Lead. Gap Prev. Gap Laps
1   MARQUEZ, Marc Repsol Honda Team 1:59.533     10 / 40
2   ROSSI, Valentino Yamaha Factory Racing 1:59.727 194 194 11 / 55
3   LORENZO, Jorge Yamaha Factory Racing 1:59.866 333 139 2 / 65
4   ESPARGARO, Aleix NGM Mobile Forward Racing 1:59.998 465 132 7 / 43
5   BRADL, Stefan LCR Honda MotoGP 2:00.112 579 114 11 / 38
6   PEDROSA, Dani Repsol Honda Team 2:00.223 690 111 29 / 55
7   DOVIZIOSO, Andrea Ducati Team 2:00.370 837 147 10 / 40
8   ESPARGARO, Pol Monster Yamaha Tech 3 2:00.655 1122 285 8 / 65
9   IANNONE, Andrea Pramac Racing 2:00.725 1192 70 13 / 57
10   BAUTISTA, Alvaro GO&FUN Honda Gresini 2:00.788 1255 63 3 / 63
11   SMITH, Bradley Monster Yamaha Tech 3 2:00.896 1363 108 10 / 65
12   CRUTCHLOW, Cal Ducati Team 2:01.057 1524 161 58 / 58
13   HAYDEN, Nicky Drive M7 Aspar 2:01.514 1981 457 21 / 59
14   EDWARDS, Colin NGM Mobile Forward Racing 2:01.731 2198 217 41 / 47
15   PIRRO, Michele Ducati Test Team 2:01.782 2249 51 12 / 67
16   AOYAMA, Hiroshi Drive M7 Aspar 2:02.383 2850 601 61 / 66
17   DE PUNIET, Randy Suzuki Test Team 2:02.486 2953 103 17 / 67
18   HERNANDEZ, Yonny Energy T.I. Pramac Racing 2:02.556 3023 70 31 / 65
19   AKIYOSHI, Kosuke HRC Test Team 2:02.619 3086 63 3 / 58
20   NAKASUGA, Katsuyuki Yamaha Factory Test Team 2:02.788 3255 169 13 / 38
21   REDDING, Scott GO&FUN Honda Gresini 2:02.833 3300 45 42 / 60
22   LAVERTY, Michael Paul Bird Motorsport 2:03.187 3654 354 12 / 41
23   BARBERA, Hector Avintia Racing 2:03.204 3671 17 49 / 54
24   PARKES, Broc Paul Bird Motorport 2:03.402 3869 198 40 / 43
25   DI MEGLIO, Mike Avintia Racing 2:04.516 4983 1114 28 / 58
26   AOKI, Nobuatsu Suzuki Test Team 2:05.686 6153 1170 10 / 12
27   ABRAHAM, Karel Cardion AB Motoracing 2:05.974 6441 288 6 / 12

Fonte: MotoGP.com

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