Marc Marquez è il punto di riferimento, Valentino Rossi è in crescita, Dani Pedrosa è sempre lì, Jorge Lorenzo è meno brillante delle aspettative, Andrea Iannone è velocissimo nel giro secco | G. Zamagni
Marc Marquez è il punto di riferimento, Valentino Rossi è in crescita, Dani Pedrosa è sempre lì, Jorge Lorenzo è meno brillante delle aspettative, Andrea Iannone è velocissimo nel giro secco, Stefan Bradl e Alvaro Bautista si confermano sui livelli dell’anno scorso, la Yamaha M1 in versione Open è competitiva, la Honda invece no: ecco quello che è emerso dalla prima delle tre giornate di prove a Sepang.
MARQUEZ: UOMO DA BATTERE
Non c’erano molti dubbi al riguardo, ma la conquista del titolo iridato al debutto non ha tolto né smalto né fame al bambino prodigio: come è normale che sia, Marquez è l’uomo da battere anche nel 2014. Anzi, a maggior ragione, perché l’anno scorso doveva conoscere moto e piste: adesso che ha la situazione perfettamente sotto controllo, per gli avversari diventa difficilissimo stargli davanti.
ROSSI: VELOCE E COSTANTE
E’ motivato Valentino Rossi: sa che deve essere concreto fin dal primo turno di test di prove libere. Il “debutto” è stato certamente positivo: Valentino non solo è stato velocissimo sul singolo giro – addirittura più rapido del compagno di squadra, prima Yamaha in assoluto -, ma ha dimostrato di avere un buon passo, girando costantemente con ottimi riscontri cronometrici. Calma, però: nel 2013 abbiamo visto tante volte come Rossi riuscisse a essere competitivo il primo giorno, per poi accumulare distacco in quelli successivi. Ma l’inizio è sicuramente incoraggiante, il migliore da molto tempo a questa parte.
PEDROSA: SEMPRE LUI
Solo nel finale – al 73esimo dei 75 giri compiuti – Dani Pedrosa si è avvicinato ai primi e, in particolare, al terribile compagno di squadra: niente di nuovo per Dani, che parte sempre al “rallentatore”, specie dopo la lunga pausa invernale. La primissima sensazione è che Pedrosa sarà sempre lì a giocarsi il titolo, “calimero” o “robottino imbattibile” a seconda delle circostanze.
LORENZO: PIU’ INDIETRO DEL PREVISTO
Mi aspettavo una partenza a razzo di Lorenzo, anche per provare già a mettere sotto pressione psicologica il rivale della Honda, invece Jorge non solo ha preso 0”796 da Marquez, ma ha preso anche paga dal compagno di squadra. Lorenzo, come al solito, ha badato più sulla costanza che sul giro singolo, ma il distacco subito è decisamente troppo elevato. Domani, però, è un altro giorno…
BRADL E BAUTISTA: COME NEL 2013
Per quanto riguarda i due piloti “satelliti” della Honda, non sembrano vedersi grandi differenze rispetto alla scorsa stagione: entrambi sono veloci (Bradl è caduto senza conseguenze), ma difficilmente, se non in qualche rara occasione, potranno impensierire i primi.
A parte il buon tempo di Andrea Iannone – ottavo assoluto, a “soli” 1”252 da Marquez, un secondo più rapido di Andrea Dovizioso -, il nuovo corso Ducati è iniziato secondo le aspettative. Non potrebbe essere diverso, visto che la moto è cambiata sì rispetto alla passata stagione, ma non così radicalmente come dovrebbe per recuperare l’enorme svantaggio. Cal Crutchlow, grande protagonista con la Yamaha nel 2013, ha chiuso 14esimo a 2”574, dopo anche una scivolata senza conseguenze: l’ennesima conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, che non è una questione di piloti, ma di moto.
OPEN: OK YAMAHA, MALISSIMO HONDA
Nella “Open”, ottimo risultato per la M1 di Aleix Espargaro, settimo a 1”133: la M1 con 24 litri e centralina unica anche nel software è davvero competitiva – come previsto -, ed Aleix Espargaro si conferma un pilota di altissimo livello. Male, invece, la Honda RCV1000R: Hayden 17esimo a 3”033, Aoyama 18esimo, Redding 21esimo dicono che alla HRC hanno molto da lavorare.
SUZUKI: 3”607
In pista anche la Suzuki con il collaudatore Randy De Puniet, che sta preparando il ritorno al mondiale nel 2015. Il distacco è pesante e dice che in questa MotoGP basta star fermi un anno per perdere completamente il treno della competitività.
CLASSIFICA
Pos
Rider
Team
Fastest lap
Lead. Gap
Prev. Gap
Laps
Last lap
1
MARQUEZ, Marc
Repsol Honda Team
2:00.286
52 / 62
2:08.860
2
ROSSI, Valentino
Yamaha Factory Racing
2:00.804
0.518
0.518
58 / 61
1:13.131
3
PEDROSA, Dani
Repsol Honda Team
2:00.906
0.620
0.102
73 / 75
1:56.310
4
LORENZO, Jorge
Yamaha Factory Racing
2:01.082
0.796
0.176
26 / 47
1:06.182
5
BAUTISTA, Alvaro
GO&FUN Honda Gresini
2:01.240
0.954
0.158
48 / 52
1:40.406
6
BRADL, Stefan
LCR Honda MotoGP
2:01.320
1.034
0.080
31 / 61
2:11.309
7
ESPARGARO, Aleix
NGM Mobile Forward Racing
2:01.419
1.133
0.099
19 / 26
47:34.143
8
IANNONE, Andrea
Pramac Racing
2:01.538
1.252
0.119
38 / 44
1:07.922
9
ESPARGARO, Pol
Monster Yamaha Tech 3
2:01.634
1.348
0.096
42 / 48
1:16.624
10
SMITH, Bradley
Monster Yamaha Tech 3
2:01.876
1.590
0.242
54 / 55
1:21.505
11
EDWARDS, Colin
NGM Mobile Forward Racing
2:02.483
2.197
0.607
25 / 26
1:11.147
12
DOVIZIOSO, Andrea
Ducati Team
2:02.497
2.211
0.014
21 / 27
1:51.098
13
PIRRO, Michele
Ducati Test Team
2:02.552
2.266
0.055
47 / 48
1:16.488
14
CRUTCHLOW, Cal
Ducati Team
2:02.860
2.574
0.308
16 / 38
15:47.051
15
HERNANDEZ, Yonny
Energy T.I. Pramac Racing
2:02.891
2.605
0.031
28 / 49
1:19.163
16
NAKASUGA, Katsuyuki
Yamaha Factory Test Team
2:03.126
2.840
0.235
14 / 35
1:12.528
17
HAYDEN, Nicky
Drive M7 Aspar
2:03.319
3.033
0.193
53 / 56
2:55.201
18
AOYAMA, Hiroshi
Drive M7 Aspar
2:03.328
3.042
0.009
49 / 51
1:10.151
19
DE PUNIET, Randy
Suzuki Test Team
2:03.893
3.607
0.565
47 / 75
1:26.204
20
AKIYOSHI, Kosuke
HRC Test Team
2:04.267
3.981
0.374
27 / 64
1:11.932
21
REDDING, Scott
GO&FUN Honda Gresini
2:04.431
4.145
0.164
41 / 48
1:15.367
22
BARBERA, Hector
Avintia Racing
2:04.922
4.636
0.491
34 / 44
2:16.544
23
DI MEGLIO, Mike
Avintia Racing
2:05.825
5.539
0.903
50 / 51
1:19.253
24
PARKES, Broc
Paul Bird Motorport
2:05.889
5.603
0.064
32 / 40
1:19.320
25
LAVERTY, Michael
Paul Bird Motorsport
2:06.070
5.784
0.181
14 / 14
1:25.077
26
ABRAHAM, Karel
Cardion AB Motoracing
2:06.755
6.469
0.685
21 / 41
1:17.323
Scarica il cronologico dei tempi della prima giornata di test (PDF).
Fonte MotoGP.com
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