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Era arrivato dalla Malesia col “dente avvelenato”, dopo un fine settimana molto complicato a Sepang. Lascia invece l’Australia con la calma e la determinazione che l’hanno contraddistinto durante tutto l’arco della passata stagione. Jorge Lorenzo, vice-Campione del mondo in carica, mette tutti in riga e scaccia via le preoccupazioni di Sepang, pista mal digerita dalla sua Yamaha sulla quale aveva riscontrato dei grossi problemi con gli pneumatici.
Invece a Phillip Island, nella tre giorni di test indetta in collaborazione con Bridgestone (per la MotoGP™) e Dunlop (per la Moto2™) allo scopo di trovare il pneumatico adatto a poter disputare la gara della classe regina e di quella intermedia senza problemi di sorta, il maiorchino domina anche nel terzo ed ultimo giorno, abbassando il suo crono di lunedì di 2 decimi e arrivando a sfiorare il muro dell’ 1’28”.
Come nella giornata di ieri, lo segue il connazionale Dani Pedrosa. Unico rappresentante del team Repsol Honda (complice l’assenza forzata del campione del mondo Marc Marquez), il pilota di Sabadell ha mostrato ancora una volta non solo di poter strappare la prestazione con un buon giro, ma di sapere tenere anche un buon passo sulla distanza.
Dopo esser stato ieri scalzato da Dovizioso sul “podio” di fine giornata, Valentino Rossi quest’oggi gli restituisce il favore, chiudendo terzo a mezzo secondo dal suo compagno di squadra e non distaccandosi molto dal suo personale miglior crono fatto segnare nella giornata di martedì. Anche in questa terza e conclusiva giornata di prove, il pesarese è stato il pilota (tra i 5 “invitati” qui presenti) della MotoGP™ a completare il maggior numero di tornate.
In quarta e quinta posizione troviamo le Ducati di Cal Crutchlow e Andrea Dovizioso. L’inglese non è riuscito a prendere Valentino per soli 52 millesimi, confermando i progressi della GP14 nel saper stare ed esser sempre più vicina alle rivali giapponesi. Il forlivese invece è stato impegnato in una simulazione per selezionare il pneumatico giusto e non ha badato molto al cronometro, terminando a 1” da Lorenzo.
Altrettante interruzioni per permetter i soccorsi, specie nel secondo incidente in cui è stato sbalzato da un violento highside alla curva2: gran volo e moto distrutta, pilota sottoposto subito ad accertamenti, ma in buone condizioni. Neppure la sua uscita di scena è però servita agli avversari per riavvicinarsi. Jordi Torres (che pure è stato l’unico a migliorarsi quest’oggi) si è fermato a 8 decimi, precedendo il finlandese Mika Kallio (compagno di team di Rabat) e l’esperto Nico Terol.
Fonte: MotoGP.com