Rossi conclude con il miglior tempo la seconda giornata di test a Jerez. Alle sue spalle Lorenzo e Crutchlow. Seguono Pedrosa e Dovizioso. Settimo Marquez | G. Zamagni
JEREZ – Alle 16.30, la pioggia ha chiuso con 90 minuti di anticipo la seconda delle tre giornate di prove a Jerez, con Valentino Rossi davanti a tutti (1’39”525) e tre Yamaha ai primi tre posti, racchiuse in 49 millesimi, mentre la prima Honda, quella di Dani Pedrosa, è staccata di 0”105.
E’ stata una giornata corta, perché, di fatto, si è girato solo tre ore, ma è stata comunque significativa, con Rossi tornato davanti a tutti, su una delle sue piste preferite. Sicuramente una buona prestazione, oltretutto non isolata, perché Valentino ha girato con un buon passo, totalizzando 22 giri in 1’40” basso e 3 in 1’39” alto.
Al secondo posto Jorge Lorenzo, per la prima volta (nei test invernali) alle spalle del compagno di squadra: un distacco minimo, che non significa nulla, anche perché Jorge, come al solito è stato molto costante, ma è chiaro che, un pochino questa prestazione gli dà fastidio. Bene Crutchlow, che si conferma pilota in crescita con una Yamaha inferiore a quella del team ufficiale, mentre la Honda, per la prima volta, è sembrata un pochino in difficoltà, anche se, alla fine, Pedrosa si è avvicinato parecchio. Si è lavorato tanto dentro al box HRC e anche Marc Marquez ha faticato più che a Sepang e ad Austin, su una pista dalle caratteristiche completamente differenti rispetto alle precedenti: il nuovo fenomeno della MotoGP ha chiuso al settimo posto (dietro anche ad Alvaro Bautista, caduto senza conseguenze) a 1”189 dalla pole e a 1” dal compagno di squadra. Difficoltà comunque assolutamente normali per un debuttante.
BRAVO DOVIZIOSO
Bravo Andrea Dovizioso che su una delle piste peggiori per lui, ha portato la Ducati al quinto posto, a “soli” 0”797 da Rossi, girando un paio di decimi più forte del tempo realizzato da Hayden durante le qualifiche del GP 2012, quando era partito dalla prima fila con il terzo tempo. Davvero una buona prestazione, che dà coraggio e conferma la buona attitudine di Dovizioso a portare avanti un certo tipo di lavoro. Più che discreta anche la prestazione di Andrea Iannone, nono a 1”563 (quindi a sette decimi da Dovi), prima di distruggere una moto alla curva Pons. Chi invece proprio non sembra digerire la Ducati è Ben Spies, addirittura 18esimo, dietro anche alle CRT di Barbera (11esimo), Espargaro (13esimo), Petrucci (14esimo), il collaudatore Ducati Pirro (15esimo): purtroppo, non è l’eccezione vederlo così indietro, ma la regola.
JEREZ – Si è dovuto aspettare fino alle 13.30 prima di poter scendere in pista, ma poi, fortunatamente, si è iniziato ad andare forte, grazie a una temperatura più che accettabile e discrete condizioni generali, al di là di un po’ di vento. Alle 15.30 il primo della classifica è Valentino Rossi in 1’39”525, appena più rapido della pole 2012 di Jorge Lorenzo (1’39”532): un ottimo tempo, che mette finalmente di buon umore il fuoriclasse italiano, mai così veloce nei test precedenti. Alle sue spalle altre due Yamaha, a conferma che la M1 è una moto più che competitiva, anche se in alcuni tracciati, come quelli di Austin con tanti accelerazioni, soffre per la minore potenza del suo quattro cilindri: Lorenzo è a 0”015, Crutchlow a 0”693.
Al quarto posto Pedrosa, che ha girato pochissimo (solo 22 giri, contro i 35 di Rossi), con Marc Marquez settimo e, fino a desso, un po’ più in difficoltà rispetto ai test precedenti.
DUCATI: TANTO LAVORO
Il primo dei ducatisti è Andrea Dovizioso, quinto in 1’40”322 a 0”797 dalla prima posizione, con Iannone nono (1’41”088), Hayden undicesimo (1’41”480), Pirro 12esimo (1’41”603), Spies 14esimo (1’41”863). Tutti i piloti dispongono di due moto, una con il serbatoio 2012 e l’altra con il 2013, con l’elettronica sistemata nella parte anteriore e una diversa distribuzione dei pesi, mentre il collaudatore Michele Pirro ha due Desmosedici “laboratorio”, diverse nella ciclistica: una delle due versioni è stata utilizzata anche da Dovizioso e Hayden. Si va avanti fino alle 18.
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